La persona con Disturbo d’Ansia Generalizzato sperimenta un costante stato d’ansia, spesso concernente piccole cose e caratterizzato da attesa apprensiva con anticipazione pessimistica di eventi negativi o catastrofici di ogni genere a natura.
Oltre a questa eccessiva e incontrollabile preoccupazione per qualsiasi circostanza, l’ansia generalizzata si manifesta anche con sintomi somatici, quali sudorazione, vampate, batticuore, extrasistole, nausea, diarrea, bocca secca, nodo alla gola, ecc..
Talvolta vengono lamentati disturbi muscolo-scheletrici, come tensione (soprattutto alla nuca e al collo), tic, tremori, affaticabilità. La tensione muscolare tipica del disturbo d’ansia generalizzato può inoltre esprimersi con manifestazioni algiche diffuse o cefalee.
I soggetti con questo disturbo sono spesso irritabili, irascibili, incapaci di rilassarsi e persino di mantenere la concentrazione; sono descritti come persone spesso irrequiete, distratte e impazienti.
Frequentemente soffrono di insonnia e rimuginano sull’eventualità di disgrazie incombenti, per sé ed altri.
I bambini con Disturbo d’Ansia Generalizzato tendono a preoccuparsi troppo delle proprie prestazioni e, nel corso del disturbo, il nucleo della preoccupazione può spostarsi da un oggetto ad un altro.
Il disturbo – tendenzialmente cronico e di lunga durata – può facilmente essere accompagnato da depressione e portare ad un abuso di alcol, caffeina, stimolanti ed altre sostanze.
Per diagnosticare un Disturbo d’Ansia Generalizzato, la caratteristica essenziale del quadro – la presenza di preoccupazioni eccessive inerenti la maggior parte delle comuni attività del soggetto – deve occupare la maggior parte del tempo. La persona non è capace di controllare tale attesa apprensiva.
Per la diagnosi sono inoltre necessari almeno tre dei seguenti sintomi:
- Irrequietezza o sentirsi “con i nervi a fior di pelle”
- Affaticabilità
- Irritabilità
- Difficoltà di concentrazione o vuoti di memoria
- Tensione muscolare
- Sonno irrequieto, insoddisfacente o difficoltà ad addormentarsi.
Le psicoterapie ad indirizzo cognitivo comportamentale (tra le più efficaci e caldamente raccomandabili) affrontano l’ansia generalizzata in modi diversi.
Si possono affrontare in modo separato le varie situazioni in cui l’ansia si presenta tramite tecniche comportamentali e di ristrutturazione cognitiva.
Alcuni utilizzano tecniche di rilassamento per interrompere il processo di auto alimentazione dell’ansia e abbassare lo stato di tensione generale.
Infine, si possono scegliere interventi mirati al potenziamento delle capacità assertive.
Tra i trattamenti farmacologici più diffusi per il disturbo d’ansia generalizzato si trovano sicuramente quelli a base di ansiolitici. Le benzodiazepine costituiscono, infatti, i farmaci di più largo impiego; tuttavia, il buspirone è sicuramente un composto più recente e di pari efficacia.
Tra gli antidepressivi con buona azione ansiolitica vengono utilizzati anche la Sertralina e la Paroxetina.