Agomelatina (Valdoxan, Thymanax), Venlafaxina (Efexor, Zarelis, Faxine), Duloxetina (Cymbalta, Xeristar, Yentreve), Mirtazapina (Remeron), Reboxetina (Davedax, Edronax), Bupropione (Elontril, Wellbutrin, Zyban), Trazodone (Trittico)
Oltre ai diffusissimi farmaci del gruppo degli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), che inibiscono, a livello dei recettori nervosi presinaptici, il riassorbimento della serotonina, vi sono alcuni antidepressivi di nuova generazione che agiscono anche su altri sistemi di neurotrasmissione (es. noradrenergico).
Anche questi composti antidepressivi presentano un indice terapeutico (rapporto tra dose letale e dose efficace) assai superiore ai triciclici (ADT) ed una notevole riduzione, rispetto agli stessi, degli effetti collaterali anticolinergici. Di conseguenza offrono una maggiore maneggevolezza e hanno un indicazione all’impiego anche per quelle categorie di pazienti, quali gli anziani e i cardiopatici, per i quali gli ADT sono sconsigliati oppure del tutto controindicati. Non sono comunque esenti da effetti collaterali.
Anche i farmaci antidepressivi di questo tipo (es. Efexor, Cymbalta, Xeristar, Valdoxan, Tymanax, Zarelis, ecc.) richiedono 15-20 giorni prima di manifestare un effetto clinico significativo sui sintomi della depressione.
Riguardo all’efficacia, nonostante numerosi studi indichino una potenza sovrapponibile agli ADT, tali composti sono da considerarsi generalmente di seconda scelta rispetto agli ADT nei casi di Depressione Maggiore e di Disturbo ossessivo-compulsivo.
Venlafaxina (Efexor, Zarelin, Faxine). Molecola molto efficace, che agisce sia a livello serotoninergico che noradrenergico (NSRI), al pari di un farmaco triciclico come la clomipramina. Trova largo impiego nei disturbi depressivi (range terapeutico 75-150 mg.) e, talvolta, nel disturbo ossessivo-compulsivo o in altri disturbi d’ansia.
Duloxetina (Cymbalta, Xeristar, Yentreve). Molecola che al pari della Venlafaxina agisce sia a livello serotoninergico che noradrenergico. Ha particolare indicazione in quelle forme depressive con importante componente somatica (disturbi psicosomatici), nonché nel dolore neuropatico e nella fibromialgia.
Mirtazapina (Remeron). Molecola con discreta efficacia antidepressiva, adatta nelle forme di depressione lieve. Ha un’efficacia diretta sul sistema noradrenergico e indiretta sul sistema serotoninergico. Per questo motivo, non presenta gli effetti collaterali tipici dei farmaci SSRI, in particolare quelli sul sistema sessuale. L’efficacia antidepressiva, tuttavia, non è sovrapponibile a quella di un buon SSRI. Il range d’azione va dai 15 ai 45 mg. die. Può indurre molta sonnolenza.
Reboxetina (Davedax, Edronax). Farmaco antidepressivo con azione specifica sul sistema noradrenergico. Non presenta gli effetti collaterali tipici degli SSRI, ma può provocare: secchezza, stipsi, insonnia, vertigini, tachicardia, ritenzione urinaria e impotenza. Il range terapeutico e’ compreso tra 8 e 12 mg.
Bupropione (Elontril, Wellbutrin, Zyban). Farmaco introdotto sul mercato per facilitare la disassuefazione da fumo, ma che ha dimostrato una certa efficacia antidepressiva ed effetti collaterali ridotti. E’ comunque una molecola molto attivante, che può indurre ansia e insonnia, e ha un effetto positivo sulla libido sessuale, tanto che può essere impiegato nei disturbi legati al calo del desiderio sessuale.
Trazodone (Trittico).
Agomelatina (Valdoxan, Thymanax). Farmaco di recente introduzione sul mercato, che a differenza di tutti gli altri agisce unicamente sul sistema della melatonina. Ha pochissimi effetti collaterali e come tale si presta ad essere utilizzato nelle forme di depressione lieve e moderata, ove altri farmaci di comprovata efficacia risultino mal tollerati. Ci sono ancora pochi studi che ne documentano la reale efficacia e può comunque avere effetti collaterali a lungo termine sulla funzionalità epatica, che deve quindi essere regolarmente monitorata.