Esistono numerosi strumenti per la valutazione dei sintomi del disturbo ossessivo compulsivo, alcuni dei quali tradotti e validati in italiano e largamente impiegati nella clinica e nella ricerca.
Il problema principale di questi strumenti è che indaga i sintomi chiedendo al soggetto se presenta o meno specifiche ossessioni o compulsioni tipiche (es. lavarsi spesso le mani, controllare e ricontrollare porte o finestre, ecc.).
Sappiamo, tuttavia, come le manifestazioni del disturbo siano alquanto eterogenee e come, di conseguenza, nessuno strumento self-report, sufficientemente breve e agile nella somministrazione, possa coglierne tutte le sfumatura.
Indagando i sintomi del disturbo ossessivo con test che misurano specifiche ossessioni e/o compulsioni non sembra quindi la strada più adatta, tanto che recentemente Jonathan Abramowitz e un gruppo di collaboratori internazionali hanno proposto la Dimensional Obsessive Compulsive Scale, che indaga il fenomeno in un’ottica dimensionale, con maggior attendibilità e validità.
Tale strumento, composto da 10 item valutati su scala likert da 0 a 4, esplora le 4 dimensioni principali del disturbo (preoccupazioni relative ai germi e alla contaminazione; preoccupazioni di poter esser responsabile di danni, lesioni o sfortune; pensieri inaccettabili; preoccupazioni per la simmetria, la completezza ed il bisogno che le cose siano fatte proprio nel “modo giusto”).
Per ogni dimensione vengono forniti degli esempi tipici di preoccupazioni ossessive e viene chiesto al soggetto di esprimere una valutazione rispetto a 5 parametri: tempo occupato dalle ossessioni, evitamenti conseguenti, livello di disagio generato dalle ossessioni, invalidazione quotidiana determinata dalle ossessioni, difficoltà a ignorare le ossessioni e a resistere alla compulsioni).
La Dimensional Obsessive Compulsive Scale è stata tradotta in italiano e validata su largo campione non clinico e clinico ad opera del gruppo di ricerca coordinato da Gabriele Melli.
I risultati dello studio saranno pubblicati a breve su una rivista internazionale, ma lo strumento è già disponibile e liberamente scaricabile online.
Dalla nostra pagina relativa al disturbo ossessivo è possibile anche compilare online il test.