Eccoci al periodo delle feste.
Molti di noi iniziano a sentire la “pressione da regali di natale” e iniziamo a pensare anche ai doni più memorabili e più belli che abbiamo ricevuto. Ma molto spesso diciamo che è il pensiero che conta e infatti, molto probabilmente, alcuni dei regali che ci ha fatto più piacere ricevere non sono costati un sacco di soldi, ma chi ce li ha fatti si è impegnato a pensare qualcosa per noi che ci è rimasto così impresso.
Non c’è da stupirsi se l’atto di fare regali ci lascia con un vissuto emotivo positivo. Quella sensazione è reale, e ormai anche l’evidenza scientifica dimostra come l’altruismo si colleghi con la felicità.
La ricerca suggerisce che facendo un atto di generosità otteniamo qualcosa di molto importante in cambio: quella sensazione di felicità e “buone vibrazioni”. Questi sono i benefici del “dare” (che non si possono acquistare nei negozi!):
- Regala una reciproca sensazione positiva. E’ normale e previsto che ci si senta felici quando si riceve un dono, ma durante lo scambio anche il donatore sente la stessa felicità, e a volte sperimenta un livello di gioia addirittura superiore rispetto a chi riceve! La cosa grandiosa è che per vivere questa emozione di “calore generalizzato” non c’è bisogno di regali necessariamente materiali. Se ne può fare esperienza anche quando ci impegniamo in atti di altruismo, come usare un po’ del proprio tempo per una nobile causa o aiutare gli altri.
- Può migliorare lo stato di salute. Essere una persona che dona ha un impatto sul benessere e sulla salute fisica. Gli studi dimostrano che l’impengarsi in atti di servizio agli altri, come il volontariato, dare il proprio sostegno morale o semplicemente fornire assistenza alle persone che ci circondano può aumentare la longevità, abbassare lo stress e l’ansia, e anche aumentare il benessere e la qualità di vita per coloro che soffrono di malattie croniche, come HIV, ipertensione e sclerosi multipla. Uno studio pubblicato sull’ American Journal of the Medical Sciences mostra come semplicemente mostrare un sorriso può già ridurre il livello degli ormoni dello stress e secondo alcuni ricercatori dell’Università di Loma Linda, in California, ridere è come fare ginnastica, con gli stessi benefici che derivano dalla pratica di un’attività fisica moderata. Dopo una serie di studi avviati sin dagli anni Ottanta, gli esperti statunitensi sono giunti alla conclusione che l’«esercizio del sorriso» è in grado di ridurre i livelli degli ormoni dello stress, rafforzare il sistema immunitario, diminuire i valori pressori e quelli del colesterolo cattivo. E il sorriso è forse il più facile regalo “sociale” da fare!
- Contribuisce a costruire la “comunità” e il senso di appartenenza ad essa. Gli studi dimostrano che lo stato della comunità di appartenenza, il rapporto con i vicini, il ritmo e il clima emotivo del proprio quartiere ha un effetto significativo sulla qualità di vita di chi ne fa parte. Uno dei modi per forgiare e rafforzare le connessioni nella propria comunità è attraverso dare. Quando si offre il proprio tempo, competenza, attenzione e risorse per gli altri, si promuove un senso di unità e di fiducia nella cerchia sociale, che è il fondamento di una comunità sana e ricca.
- Aumenta il senso di gratitudine. Un altro modo per infondere ottimismo e vibrante energia nella vostra vita e promuovere il benessere mentale è quello di avere un senso di apprezzamento e gratitudine per le cose che si ricevono. Ecco perché atti di generosità, lo scambio di doni con un’altra persona e la condivisione rafforzano i legami.
- Contribuisce ad un possibile cambiamento duraturo. Il vero atto del donare comporta dare qualcosa senza aspettarsi nulla in cambio. Ma dare un regalo a qualcuno, dare un contributo, fare un atto casuale di gentilezza, un sorriso o eseguire una buona azione, da il via ad un effetto a catena, innescando azioni simili negli altri, che rendono le vacanze natalizie (e magari il mondo il mondo intorno a noi) più gentili e significative.