Essere oggetto di amore e attenzioni all’interno di una relazione sentimentale è qualcosa di assolutamente normale. Ancora di più in una fase iniziale di corteggiamento. In questa può essere forte il desiderio di mettere in atto azioni volte a far sentire il proprio partner apprezzato e speciale.
Sentire che c’è qualcuno che ha pensieri costanti per noi, presta attenzione a tutto ciò che diciamo, ci sorprende proprio con ciò che ci piace potrebbe essere un sogno che si avvera. Ma quando l’affetto e le attenzioni sembrano persistenti e opprimenti all’inizio di una relazione – al punto da provare disagio – potrebbero non essere solo manifestazioni di innamoramento.
Potrebbe esserci il rischio di love bombing.
Che cos’è il love bombing?
L’espressione love bombing è stata coniata negli anni ’70 dai membri della Chiesa dell’Unificazione degli Stati Uniti. Descrive il meccanismo d’azione con cui i leader di alcune sette religiose adescavano i loro adepti ed esercitavano un controllo sui loro seguaci.
Ci si riferiva dunque a quelle strategie di indottrinamento volte a incoraggiare nuove reclute a unirsi.
Solo in un secondo tempo la comunità psicologica, nella figura della psicologa Margaret Singer (1996), lo ha declinato alle relazioni romantiche. Costituisce un modo per descrivere un tipo di affetto tossico e manipolativo.
Il love bombing infatti può essere descritto come una strategia di manipolazione in cui il partner letteralmente bombarda, inonda di amore, ammirazione e attenzioni. Ciò al fine ottenere potere e controllo sulla sua vita.
Ovviamente non tutte le manifestazioni d’amore sono love bombing: una sorpresa romantica del proprio partner non necessariamente equivale a un comportamento manipolatorio a cui guardare con sfiducia e sospettosità.
Del resto, il love bombing può essere subdolo e difficile da individuare come qualsiasi altra strategia di manipolazione. Di conseguenza, potremmo sentirci insicuri non sapendo se il comportamento del proprio partner è un’espressione genuina di attrazione e affetto o altro.
Il love bombing, come dice l’espressione, è un vero e proprio bombardamento. E’ qualcosa di eccessivo, intenso, costante che può generare disagio nel partner sentendo che non sia commisurato alla fase di conoscenza. Sembra tutto troppo, troppo presto.
Love bombing e Disturbo Narcisistico di Personalità
Sebbene chiunque possa mostrare comportamenti afferenti al love bombing, questo tipo di tattica emotiva è spesso associata al Disturbo Narcisistico di Personalità (DSM-5, APA 2013).
Una ricerca condotta nel 2017 (Strutzenberg, Wiersma-Mosley, Jozkowski & Becnel, 2017) ha cercato di esplorare l’associazione tra narcisismo, autostima e comportamenti di love bombing in un campione di 484 studenti di college.
I risultati mostrano un’associazione negativa tra love bombing e autostima. Quando infatti l’autostima è bassa è più probabile mettere in atto comportamenti di love bombing. Ciò al fine di aumentare la sensazione di essere di valore all’interno di una relazione e ridurre il rischio di sentirsi indesiderati.
Ecco dunque che il love bombing potrebbe rappresentare una strategia di fronteggiamento volta a rassicurarsi rispetto a una buona immagine di sé tenendo a bada la paura di sentirsi indesiderati.
La ricerca inoltre ha evidenziato che è più probabile che i soggetti con tendenze narcisistiche mettano in atto comportamenti di love-bombing. Questo risultato non è sorprendente visto che la persona con Disturbo Narcisistico di Personalità tende a ricercare il controllo del proprio partner per regolare al meglio la propria autostima.
Love bombing e ciclo degli abusi
Il love bombing può inserirsi all’interno di fasi che tendono a ripetersi ciclicamente e che rappresentano una sorta di copione nella relazione con il partner. Si parla di ciclo degli abusi e questo include 4 fasi: idealizzazione, svalutazione, scarto e recupero.
In genere il love bombing si svolge durante la fase iniziale di corteggiamento e può continuare fino a quando la persona non sente di aver stabilito il livello di controllo necessario sul proprio partner per assicurarsi la sua fiducia e lealtà.
Del resto però il love bombing potrebbe essere nuovamente attivato qualora si desideri recuperare la relazione con l’altro.
Vediamo in dettaglio le diverse fasi del ciclo degli abusi:
Idealizzazione
La prima fase è quella di idealizzazione. È la fase iniziale in cui la relazione sembra la più bella della vita. Ci sono complimenti, regali e molte attenzioni.
La persona comunica costantemente, inondando di messaggi come a voler essere in contatto con l’altro tutto il tempo. Sembra quasi impossibile che l’altro possa corrispondere appieno alle aspettative, del resto questa sovrabbondanza di amore può risultare inizialmente molto gratificante.
Tutto sembra perfetto, forse anche troppo perfetto. Ci sono momenti in cui si affaccia alla mente l’idea che forse sia un entusiasmo un po’ innaturale, sproporzionato rispetto al poco tempo di frequentazione. Tuttavia c’è anche il bisogno di credere alla possibilità che sia tutto vero, frutto di un amore unico, speciale, quasi fiabesco.
Nonostante dunque il dubbio si insinui nella mente, questo è solitamente soppiantato dal piacere e dalle emozioni e sensazioni positive che la persona prova nel momento in cui è con l’altro. Lusingati inizialmente da regali costosi, complimenti, chiamate e messaggi d’amore, con il tempo questi possono iniziare a sembrare inautentici.
Cresce il timore di trovarsi di fronte a un impostore; del resto ha sempre la risposta giusta per sanare i dubbi.
Si può creare una situazione nella quale il partner si mostra ferito del fatto che l’altro abbia dubitato. Non si sente compreso. Potrebbe arrabbiarsi e magari far sentire in colpa l’altro reo di nutrire sospettosità e diffidenza. Come anche potrebbe mostrare comprensione rispetto alla sfiducia aumentando la fidelizzazione della vittima, la quale tende a sentirsi in colpa per aver dubitato.
Si genera un dilemma costante tra fiducia e diffidenza.
Svalutazione
La seconda fase è di svalutazione. A un certo punto della relazione avviene il cambiamento repentino di umore e di atteggiamento. Quella persona che era così presente all’inizio, adesso appare distante, spento.
Tutto questo senza che sia avvenuto nessun litigio all’interno della relazione. La visione del partner perfetto si deteriora. I gesti romantici, i complimenti, i proclami d’amore possono rapidamente trasformarsi in freddezza o anche cattiveria.
Sebbene in genere inizi in modo sottile, è questa la fase in cui emerge l’abuso emotivo: il partner diventa francamente svalutante, critico nei confronti dell’altro e della relazione.
C’è un brusco cambiamento nel tipo di attenzione: da affettuoso e amorevole a controllante e arrabbiato. Il sogno crolla e lascia spazio al rifiuto.
Può esserci il rischio di invalidare tutto ciò che era stato in precedenza come se improvvisamente nulla fosse mai stato autentico o genuino. Ci si sente ingannati e traditi. Emerge confusione e disorientamento e ci può essere la tendenza a fare tutto il necessario per ottenere l’attenzione di colui che un po’ di tempo prima era riuscito a farci sentire così speciale e importante.
Scarto
Nella fase di scarto il partner potrebbe allontanarsi bruscamente dalla relazione, sparire letteralmente (ghosting), oppure capita che la chiusura avvenga di persona o mediante altri mezzi (sms, email o una telefonata).
Ciò che sorprende è il cinismo e la freddezza di colui che fino a poco prima aveva espresso amore e promesso un futuro fantastico insieme. Lascia disorientati e può essere difficile rinunciarci, perché molti ricordi sono felici e meravigliosi.
Recupero
L’ultima fase è quella del recupero, altresì detta ricattura. In questa fase il partner potrebbe comportarsi al fine di recuperare la relazione con l’altro impedendogli di andare via.
È in questa fase che potrebbe emergere nuovamente il love bombing allo scopo di farsi perdonare e riconquistare il proprio amato.
Può capitare che il partner ferito si senta confuso dinanzi alle nuove dimostrazioni d’amore e che quindi abbia bisogno legittimamente di tempo per elaborare i propri sentimenti e imparare a fidarsi nuovamente.
Del resto una parte della persona può sentirsi lusingata e amata dalle azioni che il partner sta compiendo in quel momento e vorrebbe credere alla genuinità di quelle azioni, confermando che anche quell’idillio iniziale era qualcosa di vero e autentico. Allo stesso tempo teme che possano essere comportamenti contingenti alla fase in cui l’altro sente il rischio di abbandono e che poi possano portare a rivivere nuovamente le fasi di idealizzazione, svalutazione e scarto in un ciclo continuo.
Quali sono i segni di love bombing
Ecco un elenco di alcuni comportamenti che potrebbero essere indicatori di love bombing:
- Comprare regali eccessivi o comunque spendere molti soldi per il partner, pur in una fase molto precoce della relazione.
- Bombardare di complimenti come “Sei la donna più incredibile che abbia mai conosciuto” o “Sei l’unica persona con cui voglio passare il mio tempo” può essere qualcosa di travolgente e non adeguato al livello di conoscenza. E ancora: “Non riesco a credere quanto sia stato fortunato nell’averti incontrato”, “Non mi capacito di ciò che provo. Mi sembra assurdo dopo così poco tempo…non mi è mai successa una cosa del genere…”. Ci si sente sopraffatti dal suo amore e dalle sue attenzioni quando a pensarci bene la realtà è che l’altro non ci conosce neppure.
- Comunicazione senza sosta in modo unilaterale e costante. Tendono a chiamare, mandare messaggi, scrivere costantemente moltissime volte al giorno.
- C’è una forte spinta per l’impegno in una fase troppo precoce della relazione. Il ritmo della relazione non sembra congruo alla fase di relazione che i due partner stanno attraversando. Possono arrivare molto precocemente a esprimere sentimenti di amore.
- Il partner potrebbe richiedere molta attenzione e molto tempo al punto da isolare l’altro dalla famiglia e dagli amici. Potrebbero rimanerci male nel caso si facesse notare loro che le attenzioni possono risultare ‘troppo’ e così ci si potrebbe sentire non liberi di esprimere le proprie emozioni temendo una reazione negativa. Tutto ciò che limita o frena l’entusiasmo iniziale potrebbe infatti non essere gradito.
- Eccessiva esposizione pubblica. Possono usare ogni opportunità per mostrare pubblicamente il loro affetto e la loro ammirazione.
Cosa fare se si è vittima di love bombing
Il love bombing rientra in quell’insieme di comportamenti manipolativi, non autentici volti a umiliare, controllare e sottomettere il partner.
I social spopolano di termini diversi orientati a metterci al riparo dalle condotte manipolative – gaslighting, love bombing, catfishing – e ampio spazio è dedicato alla vittimizzazione di persone che vivono relazioni tossiche con individui con (presunto!) Disturbo Narcisistico di Personalità.
Esistono gruppi che possono aiutare le persone a uscire dal senso di solitudine e a essere consapevoli del fatto che il partner può mettere in atto comportamenti che sono disfunzionali e lesivi.
Il problema è che sembra che la soluzione per le vittime passi attraverso la diagnosi di Disturbo Narcisistico di Personalità nel partner. Come se il problema fosse solo dell’altro.
Eppure la relazione è qualcosa che concerne sempre due persone: non c’è mai un persecutore e non c’è mai una vittima ed entrambi sono persecutori e vittime, pienamente responsabili di quello che sta accadendo.
È importante evitare di cadere nella trappola di asserire che sono vittime di partner cattivi. Anche qualora fosse vero, questo infatti non è di aiuto.
Se siete vittime di love bombing non è utile andare dallo psicoterapeuta a chiedere come aiutarvi a cambiare il vostro partner. Piuttosto, come suggerisce Dimaggio (2021), la vera domanda da porre al professionista è: cosa mi tiene ancorata a quella relazione non permettendomi di venirne fuori? Cosa mi vincola a quella relazione? È vero che l’altra persona può generare sofferenza, può manipolare, può umiliarmi ma qual è l’ostacolo dentro di me che non mi permette di riprendere in mano la mia vita?
È nel tuo interesse cercare di interrompere la relazione con qualcuno che ti rendi conto stia agendo per controllare o manipolare te (o altri nella tua vita).
Quasi certamente non è nelle tue capacità cambiare il comportamento di quell’uomo, e comunque non è tuo compito farlo. La migliore strategia d’azione è apparentemente semplice: chiudere la relazione.
Del resto però se fosse facile interrompere la relazione non ci sarebbe così bisogno di biasimare il comportamento dell’altro. Esiste infatti una qualche buona ragione per cui una persona sceglie di dare molto credito alle parole di quel partner finendo per sentirsi umiliata, criticata, invalidata.
Attribuire la causa della sofferenza relazionale al Disturbo Narcisistico di Personalità del partner toglie potere di azione alla vittima lasciandola nell’idea che il suo benessere può dipendere solo dal cambiamento dell’altro. Eppure la ricerca di approvazione, il bisogno di sentirsi riconosciuti come persone di valore da quello specifico altro non è un problema del partner. Ha piuttosto a che fare con il bisogno di sentirsi proprio nel modo in cui l’altro ci fa sentire, sebbene in una fase iniziale.
Scelgo di fatto una persona che abbia certe qualità perché solo quel genere di persona può conferirmi l’immagine di me che vado cercando. Se non ho la curiosità rispetto a questo tutto si limiterà alla caccia del narcisismo senza che niente possa mai cambiare.
Avere il coraggio di volgere lo sguardo alla nostra ferita e curarla è ciò che permette di recuperare potere di azione nella nostra vita e perseguire lo scopo di vivere relazioni funzionali in cui sentirci amati e non idealizzati.
Bibliografia
- American Psychiatric Association. Diagnostic and statistical manual of mental disorders (5th ed.). Arlingto, VA: American Psychitric Publishing, 2013. Edizione italiana: Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Milano: Raffaello Cortina, 2014.
- Dimaggio (2021). Il diavolo prenda l’ultimo. La fuga del narcisismo. Baldini+Castoldi.
- Singer, M. T. & Lalich, J. (1996). Cults in our midst: the hidden menace in our everyday lives. Wiley.
- Strutzenberg, C. C., Wiersma-Mosley, J. D., Jozkowski, K. N., & Becnel, J. N. (2017). Love-bombing: a narcissistic approach to relationship formation. The Student Journal of Dale Bumpers College of Agricultural, Food and Life Sciences, p.81-89.