L’approccio Schema Therapy affonda le sue radici nei concetti di “bisogno primario insoddisfatto” e “Schema Maladattivo Precoce” (SMP).
I bisogni primari insoddisfatti e gli schemi maladattivi precoci sono considerati come originati da esperienze di trascuratezza o traumatiche. Vengono ritenuti responsabili dei sintomi e della sofferenza presentata dai pazienti.
Il concetto di mode
Con l’evoluzione del modello, il focus terapeutico si è spostato maggiormente dagli Schemi Maladattivi Precoci al concetto di “Mode” o “Schema Mode”.
Il Mode è definito come un sistema che include emozioni, sensazioni fisiche, cognizioni e comportamenti attivi in uno specifico momento. Esso si attiva a seguito di un evento attivante e può riguardare diversi schemi.
In letteratura, autori differenti propongono diversi modelli di concettualizzazione che includono un numero differente di Mode. Tuttavia, le macrocategorie di riferimento sono tendenzialmente quattro. Abbiamo il mode:
- Genitore
- Bambino
- di Coping
- Adulto Sano (AS)
Il Mode Adulto Sano
Il Mode AS è connesso ad aspetti funzionali del paziente. Alcuni di questi includono:
- lo sviluppo delle capacità personali
- la possibilità di dedicarsi ad interessi personali
- l’abilità di sviluppare e mantenere relazioni intime funzionali
- l’attitudine a bilanciare l’interesse per i propri bisogni e quelli degli altri e il tempo dedicato alle attività di dovere e di piacere
- la capacità di assumersi responsabilità e adempiere ai doveri
Generalmente in Schema Therapy l’obiettivo terapeutico non riguarda solo la riduzione dei sintomi, ma l’implemento del benessere e della qualità di vita generale del paziente. Ovvero, la costruzione di uno stile di vita nel quale i suoi bisogni possano essere adeguatamente soddisfatti.
Tale obiettivo diventa perseguibile potenziando (o costruendo e rafforzando), l’AS attraverso qualsiasi strategia disponibile. Durante la terapia, la frequenza e l’intensità di attivazione di questo mode dovrebbe infatti aumentare.
Le funzioni del mode “Adulto Sano”
L’Adulto Sano rappresenta la parte funzionale del Sé. Quando questo Mode è attivo il paziente è consapevole del momento presente, in contatto con le proprie cognizioni ed emozioni (anche se dolorose) ed è connesso agli altri.
L’adulto Sano consente un’adeguata regolazione emotiva, l’adozione di cognizioni e comportamenti necessari per espletare in maniera adeguata mansioni e funzioni adulte e permette al paziente di rispondere alle difficoltà in maniera flessibile. Ad esempio, adempiendo alle proprie responsabilità ed essendo al tempo stesso in contatto coi propri bisogni e prendendosene cura.
Il Mode AS permette l’adozione di comportamenti orientati alla soddisfazione emozionale, attraverso l’apertura emotiva, la connessione, l’intimità e la spontaneità. Accorda inoltra l’assunzione di condotte orientate alla cura di sé e della propria salute.
Le relazioni interpersonali
L’adulto Sano consente di esercitare un’attitudine funzionalmente compassionevole ed empatica verso se stessi e gli altri e di ingaggiarsi in relazioni funzionali, basate su un attaccamento di tipo sicuro.
Quando è attivo questo Mode la persona considera se stessa, le proprie relazioni e i vari ambiti di vita in maniera fiduciosa e sicura, ma al contempo realistica. Identifica per sé, gli altri, le situazioni di vita e il futuro aspettative realistiche.
Pertanto, esso consente di esercitare una funzionale auto-direzionalità. Infatti, considerando in maniera adeguata le risorse personali dell’individuo, l’Adulto Sano consente una percezione adeguata anche del senso di auto-efficacia e competenza personali, disponendo la persona in un’attitudine vantaggiosa al perseguimento di obiettivi prestazionali e di successo.
Gli impegni e le responsabilità
Ancora, quando è attivo il mode AS, la persona è in grado di mantenere gli impegni presi e assumersi responsabilità per sé e per altri. Di imporsi dei limiti sani ed esercitare un adattivo autocontrollo.
L’AS, infatti, consente di eseguire funzioni da adulto adeguate e connesse alle responsabilità (ad es., lavoro, obblighi finanziari, cura dei figli, cura degli animali domestici, cura di sé…) e al tempo stesso di conseguire attività adulte piacevoli (ad es., hobby, riposo, attività di benessere e piacere…).
L’Adulto Sano è in contatto con le emozioni e i bisogni ed è il Mode che consente di esercitare la consapevolezza metacognitiva e la funzione integrativa. Esso permette infatti alla persona di essere consapevole delle differenti modalità attive in un determinato momento, consentendo anche di agirvi e metterle in discussione. Ad esempio, interrompendo volontariamente quelle disfunzionali, al fine di adottare comportamenti coerenti alla soddisfazione dei propri bisogni, nel rispetto degli altri.
Gli indicatori dell’attivazione del mode AS
Alla luce di quanto descritto, alcuni indicatori che in corso di terapia possono indurre a considerare l’attivazione del Mode Adulto Sano includono che il paziente:
- identifichi, validi ed esprima le proprie emozioni;
- metta in atto nuovi schemi comportamentali funzionali, in sostituzione dei vecchi disfunzionali;
- consideri i pensieri come eventi interni, separati e diversi dalla realtà oggettiva delle cose;
- identifichi gli eventi attivanti e i pensieri sottostanti le emozioni dolorose e i comportamenti e li metta in discussione;
- scelga e si ingaggi in attività che riguardino uno stile di vita da adulto funzionale, in riferimento a tutti gli ambiti di vita;
- si apra e confronti con gli altri in riferimento ai propri pensieri, alle proprie emozioni e momenti di difficoltà;
- chieda aiuto e sostegno in maniera adattiva.
Il lavoro terapeutico sul Mode Adulto Sano
Data l’importanza di questo Mode per il benessere della persona, all’interno di questa matrice teorica di riferimento, è fondamentale il lavoro su di esso in terapia.
Fin dall’inizio del percorso terapeutico, il clinico è orientato alla ricerca del contatto con l’Adulto Sano del paziente. Una delle prime sfide per il terapeuta riguarda proprio il prestare attenzione al non confondere l’AS con Mode di Coping disfunzionali.
Una volta individuato e stabilita una connessione con l’AS del paziente, il terapeuta vi si appellerà costantemente, regolarmente e ricorsivamente, soprattutto in situazioni critiche (ad esempio, quando occorre arginare comportamenti aggressivi auto o etero diretti).
Se all’inizio del percorso questo Mode risultasse troppo debole esso sarà modellato direttamente dal terapeuta o da altre figure di riferimento (ad es., parenti, educatori, altre figure di supporto).
L’uso della relazione
L’utilizzo funzionale della relazione terapeutica è importante al fine del lavoro di potenziamento del Mode AS.
Innanzitutto, occorre considerare che il terapeuta fungerà da modello di Adulto Sano interiorizzabile per il paziente ed è importante che il clinico sia consapevole di questo aspetto durante tutto il percorso e lo utilizzi in maniera terapeutica.
Inoltre, il clinico si impegna fin da subito a relazionarsi il più spesso possibile all’AS del paziente e sollecitarlo. Tale sollecitazione può avvenire, ad esempio, facendo ricorsivamente riferimento al modello di concettualizzazione condiviso. Ovvero, sollecitando le abilità del paziente di riflettere sui propri stati mentali, rafforzandone le abilità metacognitive.
Altresì, un altro aspetto rilevante riguarda la costruzione di un’assunzione condivisa di responsabilità, per la quale il terapeuta cercherà il più spesso possibile di lavorare in maniera collaborativa (ad esempio, discutendo col paziente quali esercizi adottare in base agli scopi) ed esplicitando la natura collaborativa del lavoro.
Infine, anche l’adozione del dialogo socratico sollecita l’attivazione del Mode AS.
Strategie cognitivo-comportamentali
Oltre a quanto descritto, analogamente al lavoro con gli altri Mode, anche il lavoro sull’AS si fonda sull’adozione di differenti strategie terapeutiche di tipo cognitivo, comportamentale ed emotivo.
Il lavoro cognitivo avrà lo scopo di sviluppare cognizioni adeguate e si avvarrà dell’adozione di specifiche strategie come diari di monitoraggio, flash-card, liste di pro e contro, strategie di rivalutazione cognitiva.
Gli interventi comportamentali includeranno l’implemento di training di assertività o abilità sociali, role-playing, esercizi di rilassamento, esposizioni mirate.
Gli interventi focalizzati sulle emozioni si baseranno su esercizi di Imagery e sul lavoro con le sedie, orientati a sviluppare risposte di tipo cognitivo, emotivo e comportamentali adattive.
Anche quando gli esercizi emozionali hanno come target diretto il lavoro su altri Mode, il mode dell’AS è generalmente sempre incluso in ogni intervento implementato. Inoltre, possono essere adottati specifici esercizi di Imagery orientati al rafforzamento dell’AS, che generalmente sono relativi a situazioni problematiche che il paziente dovrà affrontare in futuro.
È utile altresì considerare che le terapie cognitivo-comportamentali di terza ondata offrono diverse strategie funzionali al potenziamento dell’AS.
Ne sono un esempio le tecniche relative al Sé Compassionevole derivanti dalla Compassion Focused Therapy, o le strategie orientate all’incremento della flessibilità psicologica, alla riduzione dell’evitamento esperenziale e al perseguimento dei valori derivanti dall’Acceptance and Commitment Therapy.
Bibliografia
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