L’ultimo decennio ha visto un crescente interesse da parte della letteratura scientifica al costrutto e alla diagnosi di Disturbo Narcisistico di Personalità (Yakeley, 2018). Tale interesse si è propagato attraverso libri divulgativi e opere televisive che hanno portato all’attenzione del grande pubblico questa diagnosi evidenziandone spesso gli elementi negativi sul piano sociale e relazionale, adombrando, purtroppo, la complessità di tale diagnosi e il disagio che essa comporta.
La diagnosi di Disturbo Narcisistico di Personalità
Secondo il DSM-5 revised (2022), il disturbo narcisistico di personalità è caratterizzato da una autostima instabile e da tentativi di regolarla attraverso la ricerca di attenzione e di approvazione oppure tramite una grandiosità manifesta o nascosta.
In particolare, devono essere presenti almeno cinque delle seguenti caratteristiche:
- Senso grandioso di importanza
- Fantasie di successo, potere, fascino illimitati o amore ideale che assorbono la persona
- Credenze circa la propria specialità e unicità e di poter essere compreso da persone altrettanto speciali
- Richieste eccessive di ammirazione
- Aspettativa irragionevole di ricevere trattamenti di favore
- Sfruttamento dei rapporti interpersonali per i propri scopi
- Difficoltà a riconoscere o identificarsi con i sentimenti degli altri
- Sentimenti di invidia o sensazione di essere invidiato
- Atteggiamenti arroganti e presuntuosi
Al di là della, seppur necessaria, classificazione diagnostica, la letteratura identifica al cuore del Disturbo Narcisistico di Personalità un nucleo psicopatologico costituito da una instabilità dell’immagine di sé che oscilla tra la superiorità e la critica feroce.
Il timore di sentirsi inadeguati, inamabili o indegni è tale che la persona narcisista sviluppa strategie e automatismi che possano proteggerla da tali vissuti.
In generale il desiderio di mantenere un’immagine positiva di sé è condiviso da ciascun essere umano. Ogni persona ricerca, in qualche misura, validazione e accettazione, così come approvazione e riconoscimento della propria autonomia (Pincus, 2013).
Nella persona con Disturbo Narcisistico di Personalità questo scopo assume un’importanza tale da divenire regolatrice delle proprie scelte, aspirazioni e relazioni.
Grandiosità vulnerabile o vulnerabilità grandiosa?
La letteratura rileva con sempre più frequenza la presenza di due elementi chiave del Disturbo Narcisistico di Personalità apparentemente incompatibili tra loro: il tema della grandiosità e quello della vulnerabilità (Pincus e Lukowitsky, 2010).
Come evidenziato da Pincus e Roche nel 2012, grandiosità e vulnerabilità, possono essere letti come temi generati dal bisogno di mantenere una buona immagine di sé che viene perseguito con aspetti di auto-esaltazione (Aspetti grandiosi), ma che può esporre a profondi stati di allarme e iper-vigilanza connessi al timore di ricevere critiche, pietà o aggressioni (Aspetti vulnerabili).
È necessario sottolineare come sul piano diagnostico non si sia ancora arrivati ad una distinzione ufficiale rispetto ad eventuali sottotipi di Disturbo Narcisistico di Personalità. La letteratura, tuttavia, sembra concorde nel cogliere le differenze e le sfumature di diverse presentazioni del disturbo che, pur contemplando lo stesso nucleo psicopatologico, si esprimono a livello cognitivo, affettivo e comportamentale con modalità differenti.
La grandiosità
Il tema di grandiosità è storicamente associato con il Disturbo Narcisistico di Personalità sin dalla sua prima definizione. La grandiosità è il risultato di un tentativo di auto-esaltazione che comporta senso di superiorità e disprezzo nei confronti degli altri. L’altro è visto essenzialmente come fonte di ammirazione senza riguardo per le sue aspettative, sentimenti e punti di vista.
La vulnerabilità
Come detto, perseguire un’immagine di sé positiva è un bisogno naturale di ogni essere umano, nel Disturbo Narcisistico di Personalità tuttavia ciò assume un’importanza tale da condizionare l’intera esistenza dominando il mondo emotivo del paziente. Maggiore è la tendenza della persona a percepire una minaccia alla immagine di sé, maggiore sarà la presenza di momenti e vissuti di vulnerabilità (Pincus e Roche, 2012).
Nel momento in cui l’immagine di sé è minacciata, possono attivarsi nella persona con Disturbo Narcisistico di Personalità intensi vissuti di invidia, frustrazione, rabbia affiancati da emozioni devitalizzanti come impotenza, senso di vuoto, vergogna e ritiro sociale (Miller et al., 2017).
Due facce di una stessa medaglia
Ecco, dunque, che grandiosità e vulnerabilità rappresentano modalità antitetiche, ma collegate di mantenere un’immagine di sé positiva e una buona autostima.
Sarebbe un errore, tuttavia, considerare le etichette “narcisismo grandioso” e “narcisismo vulnerabile” come manifestazioni separate e autonome di uno stesso nucleo.
Al contrario, la letteratura (Pincus et al., 2014) indica come manifestazioni apertamente grandiose possono comparire simultaneamente o coesistere in brevi archi di tempo con dimostrazioni tipiche di vulnerabilità.
La preferenzialità con cui in una persona si manifestano aspetti grandiosi e vulnerabili definisce il sottotipo a cui può appartenere senza escludere, tuttavia, momentanee transizioni in manifestazioni di “segno” opposto.
Ad esempio, nonostante un individuo con narcisismo patologico di tipo vulnerabile possa essere remissivo e accondiscendente con i colleghi, potrebbe diventare apertamente svalutante con il/la partner una volta rientrato a casa.
Il Narcisista vulnerabile
La persona con un disturbo narcisistico di tipo vulnerabile si caratterizza per un’alta sensibilità alla minaccia e per la tendenza ad utilizzare strategie di reazione improntate all’attacco e alla fuga (Gray, 1982).
A differenza del sottotipo grandioso, il narcisista vulnerabile tende ad assumere un atteggiamento maggiormente conservativo volto a prevenire eventuali danni all’immagine di sé. In tal senso si caratterizza per comportamenti introversi, timidezza e accondiscendenza che possono, al contempo, assumere tratti di disprezzo per l’altro.
La grandiosità e l’invidia sono celate, frequentemente vissute in fantasie grandiose centrate sulla rivalsa e il riscatto sociale.
La personalità narcisista vulnerabile può temere di impegnarsi in attività per il timore di fallire, salvo, poi, provare risentimento auto ed etero diretto per un riconoscimento ed una ammirazione non ottenute.
Come è immaginabile, un altro aspetto importante tipico delle persone con narcisismo vulnerabile è che l’immagine di sé è altamente dipendente dai segnali provenienti dal contesto. Avendo un’idea di sé instabile l’attenzione viene posta in modo estremo al contesto sociale al fine di prevenire minacce e disapprovazione. Ecco, dunque, che tali individui sono estremamente sensibili sia alle lodi che alle critiche.
Vivono le relazioni con intensa ansia (talvolta gestita con distacco e disinvestimento dalla relazione) e con una sfiducia profonda nell’altro che diventa fonte di validazione, ma al contempo di timore e invidia. Non a caso molti pazienti con disturbo d’ansia sociale hanno questo tipo di struttura personologica.
Il narcisista vulnerabile, infatti, pur desiderando approvazione e validazione arriva a pretenderla all’interno delle relazioni come fosse un diritto mettendo in atto comportamenti manipolativi e passivo-aggressivi.
Tale atteggiamento genera nell’altro rabbia e lontananza che, inconsapevolmente, confermano l’idea della persona narcisista vulnerabile di essere difettoso.
Il trattamento del Narcisismo vulnerabile
Come già detto, se da un lato la sotto-tipologia vulnerabile del Disturbo Narcisistico di Personalità non è riconosciuta ufficialmente, dall’altro è importante ricordare che una quota di aspetti narcisistici possono essere funzionali al benessere e alla conservazione dell’autostima.
Pertanto, l’intervento su tali tratti dovrebbe essere preso in considerazione qualora emergessero compromissioni persistenti e pervasive nella qualità di vita, nelle relazioni e nel benessere della persona.
I trattamenti per il Disturbo Narcisistico di Personalità attualmente con maggiori evidenze di efficacia rientrano all’interno della famiglia delle terapie Cognitivo-Comportamentali, di cui sono esempi la CBT per i Disturbi di Personalità (Matusiewicz et al., 2010), la Terapia metacognitiva Interpersonale (Carcione & Semerari, 2017) e la Schema Therapy (Young et al., 2003; Roedinger et al., 2018).
Pur attraverso tecniche e priorità di intervento differenti, ciascun approccio al Disturbo Narcisistico di Personalità ha come scopi finali l’aumento di capacità della persona di leggere i propri contenuti mentali, sviluppare la capacità di gestire le relazioni e il raggiungimento degli obiettivi di vita in modo più funzionale.
Ad esempio, all’interno della cornice teorica della Schema Therapy, il trattamento del Disturbo Narcisistico di Personalità di tipo vulnerabile può essere suddiviso in alcune fasi:
- Scoperta del funzionamento psicologico della persona in termini di stati mentali includendo i vissuti tipici del narcisismo vulnerabile di umiliazione, distanza dagli altri e invidia.
- Lavoro sul dialogo interno, spesso critico e svalutante, che la persona rivolge a se stessa e agli altri al fine di comprenderne nascita e funzione.
- Esplorazione dei vissuti emotivi, sia sul versante della rabbia che della tristezza, che si attivano in situazioni percepite come difficili.
- Sviluppo di abilità di gestione dei contenuti interni, il cosiddetto Adulto Funzionale, al fine di ridurre le risposte automatiche sia interne (pensieri ed emozioni negative) che comportamentali (mode di coping) nelle diverse situazioni di vita.
Concludendo, il Disturbo Narcisistico di Personalità fenotipo vulnerabile è una delle molteplici espressioni di una organizzazione di personalità complessa. Una personalità centrata sulla difesa di sé e della propria immagine. La psicoterapia, dunque, può fornire una occasione relazionale per ridurre tale senso di minaccia e costruire nuovi spazi di scelta personale al di là di quanto appreso durante le prime esperienze relazionali.
Riferimenti Bibliografici
- American Psychiatric Association Publishing. (2022). Diagnostic and statistical manual of mental disorders: Dsm-5-Tr.
- Carcione, A., & Semerari, A. (2018). Il narcisismo e i suoi disturbi: La Terapia Metacognitiva interpersonale. Erickson.
- Matusiewicz, A. K., Hopwood, C. J., Banducci, A. N., & Lejuez, C. W. (2010). The effectiveness of cognitive behavioral therapy for personality disorders. Psychiatric Clinics of North America, 33(3), 657–685. https://doi.org/10.1016/j.psc.2010.04.007
- Miller, J. D., Lynam, D. R., Hyatt, C. S., & Campbell, W. K. (2017). Controversies in narcissism. Annual Review of Clinical Psychology, 13(1), 291–315. https://doi.org/10.1146/annurev-clinpsy-032816-045244
- Pincus, A. L. (2013). The pathological narcissism inventory. Understanding and Treating Pathological Narcissism., 93–110. https://doi.org/10.1037/14041-006
- Pincus, A. L., & Lukowitsky, M. R. (2010). Pathological narcissism and narcissistic personality disorder. Annual Review of Clinical Psychology, 6(1), 421–446. https://doi.org/10.1146/annurev.clinpsy.121208.131215
- Pincus, A. L., & Roche, M. J. (2012). Narcissistic grandiosity and narcissistic vulnerability. The Handbook of Narcissism and Narcissistic Personality Disorder, 31–40. https://doi.org/10.1002/9781118093108.ch4
- Pincus, A. L., Cain, N. M., & Wright, A. G. (2014). Narcissistic grandiosity and narcissistic vulnerability in psychotherapy. Personality Disorders: Theory, Research, and Treatment, 5(4), 439–443. https://doi.org/10.1037/per0000031
- Roediger, E., Stevens, B., & Brockman, R. (2018). Contextual schema therapy: An integrative approach to personality disorders, emotional dysregulation, and interpersonal functioning. Context Press.
- Yakeley, J. (2018) “Current understanding of narcissism and narcissistic personality disorder,” BJPsych Advances, 24(5), pp. 305–315. Available at: https://doi.org/10.1192/bja.2018.20.
- Young, J. E., Klosko, J. S., & Weishaar, M. E. (2003). Schema therapy: A practitioner’s guide. Guilford Press.