Il tradimento è un evento traumatico che va a compromettere l’equilibrio della coppia, facendo venire meno nel partner tradito tutta la fiducia riposta fino a quel momento in se stesso, nel proprio compagno ed in tutti i progetti di vita insieme.
Un tempo era più complesso scoprire se il partner aveva un’altra relazione. Oggi le nuove tecnologie svelano l’amante segreto. Il tradimento diventa il modo disfunzionale che si ha per rendere esplicito un disagio nella coppia.
Il soggetto che tradisce la fiducia del partner spesso ha celato e tenuto per sé le insoddisfazioni del rapporto, evitando di instaurare un dialogo che chiarisse i punti di difficoltà, con la speranza di poter così preservare la coppia, ottenendo invece solo l’effetto opposto.
Il soggetto tradito, una volta scoperto il tradimento, sviluppa un forte senso di insicurezza con pensieri ricorrenti sull’evento, chiedendo spesso al proprio compagno dolorosi e minuziosi dettagli a riguardo, quasi a volersi rendere presente alla scena. Chi è vittima di un tradimento sperimenta, forti vissuti di angoscia, misti a rabbia e da un lato, cerca di placare questi sentimenti, richiedendo insistentemente informazioni su come si sono svolti i fatti, ricercando conferme sul fatto che ciò non accadrà più. Spesso chi è stato tradito, è preoccupato del fatto di non poter più riacquistare la fiducia nell’altro.
All’inizio del tradimento c’è in chi tradisce una sorta di regressione a schemi sentimentali tipici dell’età giovanile, dove l’amore è fatto di passione e di emozioni forti. La relazione con un nuovo partner è desiderata in quanto non presenta i litigi, la quotidianità, le preoccupazioni tipiche di un rapporto che dura da diversi anni. Tuttavia col tempo, può insorgere un forte stato di ansia dovuto alla difficoltà di conciliare tempi e luoghi da dedicare a due relazioni diverse.
Così chi ha agito il tradimento può avvertire un senso di liberazione per la scoperta e/o sentimenti di colpa che lo portano ad evitare di raccontare particolari riguardanti l’evento, attuando così una sorta di cautela nei confronti del partner, tentando di evitare di infliggergli ulteriori sofferenze. Tutti i tentativi di giustificazione di fronte agli attacchi contribuiscono solo a far aumentare l’angoscia e la rabbia della persona ferita.
Tutto questo si verifica perché, chi ha subito il tradimento, vive all’interno del paradosso “raccontami tutta la verità, ma non ti credo!”, ovvero, da un lato sente di voler conoscere i dettagli del tradimento e dall’altro sente di aver perso la fiducia, in quanto l’altro viene identificato ormai come un bugiardo che sta mentendo o che non sta raccontando tutta la verità.
Il tradimento rappresenta nella maggioranza dei casi, la conseguenza di un rapporto che non funzionava già da tempo. Spesso il tradimento è l’esito di un’intimità o un’affettività trascurata; di un puntare più verso la famiglia o il lavoro che sulla coppia; di una routine relazionale e di problemi di comunicazione.
I fattori in grado di contribuire al tradimento sono diversi e dipendono dalla storia della coppia, dalla capacità di risolvere i problemi, dalla fase della vita che si sta attraversando. Di seguito vengono riportati una serie di elementi che possono, a lungo andare, creare un terreno fertile per un tradimento:
– l’evitamento dei conflitti nella convinzione che possano danneggiare il rapporto. L’incapacità di impegnarsi in interazioni efficaci per risolvere i problemi all’interno del rapporto lascia insoddisfatte molte necessità personali e relazionali, portando a una sempre maggiore frustrazione e ad un bisogno di ricercare soluzioni al di fuori del rapporto stesso.
– La mancanza di condivisione e di complicità nella coppia.
– L’insoddisfazione nell’ambito della vita sessuale che viene vissuta come poco gratificante o assente.
– L’assenza di confini che preservino la coppia da influenze esterne (amicali o familiari).
– L’assenza di specifici spazi e momenti che appartengano solo alla coppia.
– Conservare il mito del matrimonio e della famiglia ideale. Il matrimonio è tenuto insieme dal credere nella famiglia, piuttosto che da forti legami emotivi tra i coniugi.
– I cambiamenti o le transizioni personali di un certo spessore come ad esempio la nascita di un bambino; un improvviso successo o un fallimento; un lavoro più impegnativo o prestigioso, o al contrario uno di minor prestigio, la morte di un genitore o di un’altra persona importante; altri eventi stressanti della vita, come una malattia grave in famiglia (o del coniuge), difficoltà economiche, perdita del posto di lavoro, ecc. Durante queste transizioni si sperimenta un bisogno maggiore di supporto emotivo, fisico e/o sessuale, sebbene alcuni coniugi reagiscano nel modo opposto, richiedendo un distacco emotivo dal/la compagno/a o dall’intera famiglia. Una relazione extraconiugale può sopperire a entrambi questi bisogni.
Dopo che il tradimento è avvenuto un passo importante è la rivelazione dello stesso: può esserci una rivelazione spontanea da parte di chi ha tradito o, molto più frequente l’amara scoperta da parte di chi è stato tradito. A differenza di quando la scoperta del tradimento è preceduta da sospetti e, di conseguenza, da una sorta di “preparazione” psicologica alla notizia, il disvelamento improvviso è accompagnato da una frantumazione della percezione del sè. In questo momento la comunicazione diventa estremamente difficile, l’altro viene percepito come un estraneo e la ferita è dovuta soprattutto alla sensazione che siano venute meno le premesse di base su cui si fonda una relazione.
Scoprire l’infedeltà del proprio partner può essere psicologicamente e fisicamente devastante. Negli Stati Uniti alcuni psicologi parlano di “Post Infidelity Stress Disorder”, tracciando un parallelo con il “Disordine da stress post traumatico”; queste due forme di stress condividono fra di loro alcuni sintomi.
Innanzitutto, chi soffre per un tradimento si trova a rivivere il trauma. Quando viene scoperto il tradimento, non possiamo fare a meno di pensarci in continuazione, ricordiamo eventi, episodi e riviviamo il momento fatidico della scoperta. Può emergere uno stato di apatia, difficoltà di concentrazione e perdita di sonno.
L’apatia interviene con la funzione di rallentare una presa di consapevolezza molto dolorosa. Il trauma impedisce di dedicarsi ad altre attività e se è molto intenso, c’è un comportamento di isolamento. I sogni sono agitati e di solito sviluppano il tema del tradimento.
Il coniuge tradito può sperimentare un’altalena di sentimenti ed emozioni, quali, gelosia, pensieri ossessivi e diffidenza, depressione, pianto, disordini temporanei dell’alimentazione e addirittura atti impulsivi di autodistruzione o, in alcuni casi, diretti verso l’altro.
Sarebbe quindi auspicabile seguire alcune indicazioni dopo la scoperta di un tradimento. Nello specifico è utile:
- Sforzarsi, quanto più possibile, di non chiedere, visto che non si crede a quanto l’altro dirà.
- Non rifiutare il dolore che invece va accettato, prima di essere elaborato e superato. E’ funzionale, in questi casi, provare a scrivere, magari attraverso l’uso di un diario, quello che è il dolore, la rabbia e le altre emozioni che si stanno provando.
- Parlare di ciò che non andava: per una comunicazione costruttiva, chi ha tradito, dovrebbe cercare di focalizzare la discussione sul vero problema che ha portato al tradimento, assumendosi la responsabilità del fatto e cercando al contempo di far emergere le reali motivazioni.
- E’ importante cercare persone empatiche e di sostegno con cui parlare.
- Acquisire un nuovo punto di vista: per risolvere il problema è utile uscire dal ruolo di vittima-carnefice. Pensare in continuazione che si è persa le fiducia e che non potrà più essere come prima, contribuisce a dare la colpa della crisi relazionale solo ad uno dei partner e non risolve il problema, ma al contrario lo peggiora. Si dovrà invece acquisire un nuovo punto di vista ed essere disposti a ripartire assumendosi, ognuno, le proprie responsabilità. La relazione di coppia è un lavoro che richiede impegno da parte di entrambi.
- Lasciarsi andare alla voglia di stare con l’altro. Nel caso in cui il partner, per quanto colpevole di un tradimento, ci invita a degli spazi per la coppia, per quanto ci sentiamo arrabbiati con l’altro, se abbiamo voglia, è utile concederseli. E’ necessario infatti ritrovare degli spazi di intimità e di benessere nella coppia. Ovviamente è necessario che non diventino un’occasione per sfogare le colpe del tradimento.
- Non prendere decisioni affrettate: è consigliabile prendersi tempo per poter scegliere consapevolmente se continuare o interrompere la relazione, piuttosto che agire d’impulso e prendere decisioni di cui ci si potrebbe pentire successivamente.
Si instaurano inevitabilmente dei circoli viziosi di azioni e reazioni che bisognerebbe affrontare in terapia.
E’ utile che vengano fissate nuove regole e punti fermi in merito al rapporto e ai bisogni di ogni membro della coppia, cercando di essere il più concreti possibile. Ad esempio, “vorrei che mi aiutassi di più in casa”, “vorrei che dedicassimo uno spazio maggiore alla coppia”, ecc.
Una esplorazione attenta di cosa è stato fatto da entrambi i coniugi immediatamente dopo la scoperta del tradimento aiuta ulteriormente a riconoscere i fattori che contribuiscono all’intensità della crisi e a predire comportamenti inefficaci o dannosi e possibili difficoltà durante la terapia.
L’emergere del tradimento porta in superficie tematiche lasciate in sospeso da lungo tempo e che riguardano le aree più complesse della relazione di coppia, quali la comunicazione, la complicità, il sostegno reciproco, l’intimità sessuale ed emotiva e la capacità di proteggere la coppia dalle ingerenze esterne.
È necessario comprendere le diverse sfaccettature della relazione extraconiugale e il loro significato per l’individuo e il matrimonio, in modo che l’evento si trasformi in una opportunità di sviluppo reciproco e di crescita. La crisi relativa alla relazione extraconiugale può diventare un’occasione evolutiva per la coppia per sentirsi coinvolti nel mondo emotivo dell’altra/o e per ricostruire la relazione coniugale su nuove basi, in modo da permettere a entrambi i coniugi di sviluppare e soddisfare in modo appropriato le proprie necessità.
Nei casi in cui non si riesce ad uscire dalla dinamica disfunzionale, potrebbe essere utile provare a rivolgersi ad un professionista esterno alla coppia, in grado di mediare tra i due e il cui intervento punterà a far emergere le reali motivazioni che hanno spinto a tradire il partner; la terapia può includere sedute di coppia e sedute individuali.
Il primo impegno della coppia in terapia deve essere quello di assumersi la responsabilità delle proprie azioni e di riconoscere l’effetto che queste azioni hanno avuto, hanno e avranno sul coniuge o su altre persone nella cerchia familiare o sociale. Dal momento in cui le coppie iniziano la terapia, è importante inquadrare la relazione extraconiugale come la spia di un qualche importante problema individuale o di coppia. Anche il perdono di un tradimento richiede una sua elaborazione, come un lutto.
Il supporto di uno psicoterapeuta può aiutare entrambi i membri della coppia, laddove gli individui manifestino la volontà di tornare insieme e recuperare il rapporto. Lo psicoterapeuta potrà lavorare anche singolarmente sull’individuo che ha subito il tradimento al fine di supportarlo nell’elaborazione dei vissuti di rabbia e dolore e nello sviluppo di strategie funzionali al superamento del momento di crisi.
Obiettivo della terapia di coppia in seguito ad un tradimento è proprio quello di ristabilire, tra i coniugi, una comunicazione autentica, che permetta di esprimere quello che non funziona più all’interno del rapporto senza che questo implichi una frattura irreparabile ed insostenibile. E’il contesto terapeutico stesso a garantire ad entrambi uno spazio di rielaborazione dei propri vissuti, sia sul piano individuale che su quello coniugale.
A seguito di un tradimento si può quindi recuperare il rapporto sottoponendosi ad una terapia di coppia che possa aiutare i due partner in una comunicazione costruttiva, che li porti ad esternare all’altro le proprie insoddisfazioni prima che il silenzio crei problemi più difficili da affrontare.
La ritrovata autenticità permetterà quindi di decidere se e su quali basi rifondare il rapporto di coppia.