Il disturbo narcisistico di personalità è un disturbo caratterizzato da un nucleo di profonda inadeguatezza e non amabilità, che porta la persona a sperimentare un senso di autostima precaria e la messa in atto di strategie di regolazione emotiva orientate alla costante ricerca di attenzione, ammirazione e conferma da parte degli altri.
Storicamente il disturbo narcisistico di personalità è sempre stato associato alla manifestazione di grandiosità, superiorità, eccessiva sicurezza ed auto-esaltazione (Kaufman et al., 2020).
La persona, per mantenere un’immagine positiva di sé, nutre autostima ipertrofica, si mostra dominante, euforica e autosufficiente, prova disprezzo per gli altri, percepisce distanza rispetto al resto dell’umanità e si sente parte di una ristretta cerchia elitaria, il “gruppo dei migliori” (Dimaggio et al., 2007).
Questa descrizione corrisponde ad una specifica declinazione del disturbo narcisistico, riconducibile al fenotipo denominato, appunto, grandioso.
Il narcisismo vulnerabile
Tuttavia, esiste un’altra possibile manifestazione di tale disturbo, che viene identificata come fenotipo vulnerabile (Pincus e Roche, 2012). Il narcisista vulnerabile, assoggettando completamente la propria autostima al contesto relazionale e ai feedback sociali ricevuti (manifestando la cosiddetta autostima contingente). Appare più insicuro, ipersensibile al giudizio altrui e incline a sperimentare stati di ansia, allarme e iper-vigilanza.
Come sottolineato da Pincus e Roche (2012), la tendenza della persona a percepire minacce all’immagine di sé è strettamente legata alla presenza vissuti di vulnerabilità.
Il narcisismo grandioso e quello vulnerabile non consistono in due disturbi distinti, ma rappresentano due diverse modalità di espressione di un funzionamento personologico ascrivibile alla medesima categoria diagnostica.
La forma grandiosa e quella vulnerabile di narcisismo hanno una serie di elementi in comune tra cui il bisogno di ammirazione, per rafforzare la propria autostima, fantasie grandiose, sensazione che tutto sia dovuto, arroganza, eloquio polemico, mancanza di empatia, sfruttamento degli altri e tendenza alla manipolazione.
Differenze nello stile di coping
A partire da un nucleo di inadeguatezza e non amabilità, i narcisisti grandiosi e quelli vulnerabili adottano differenti strategie di coping per gestire i vissuti emotivi più difficili.
Come evidenziato da Krizan e Herlache (2018), individui che presentano un funzionamento narcisistico grandioso tendono ad avere uno stile di coping orientato all’approccio, al raggiungimento di obiettivi di auto-esaltazione e all’esibizione di un atteggiamento dominante e altezzoso. Mentre soggetti con un funzionamento narcisistico vulnerabile tendono ad avere uno stile conservativo orientato alla protezione del sé, alla manifestazione di reazioni di attacco-fuga, all’evitamento di situazioni potenzialmente minacciose in cui non si sentono sicuri e alla soppressione emotiva (Loeffler et al., 2020).
Inoltre, mentre i narcisisti grandiosi tendono a ricorrere al problem solving, in linea con il rifiuto di una visione negativa del sé, i narcisisti vulnerabili sono maggiormente inclini alla ruminazione, specialmente di tipo rabbioso e depressivo.
Minaccia all’immagine di sé: Egotism Threatened Theory
Data la precarietà del proprio valore personale, che determina una continua ricerca di conferme in termini di ammirazione e apprezzamenti da parte degli altri, le persone con Disturbo narcisistico di personalità appaiono particolarmente sensibili alle minacce ricevute al proprio senso dell’io.
La Teoria dell’Egotismo Minacciato sostiene che, di fronte ad una valutazione negativa o a un rifiuto, si generi una profonda ferita dell’io che deve essere prontamente rimarginata (Bushman e Baumeister, 1998).
Gli autori, per avvalorare tale teoria, hanno ideato uno studio di ricerca in cui i partecipanti sono stati sottoposti a giudizio da parte di un critico esterno, deputato a valutare la stesura di un saggio prodotto dai partecipanti stessi alla ricerca.
I risultati mostrano che, tra i soggetti del campione, le persone con disturbo narcisistico di personalità si mostravano significativamente più aggressivi rispetto ai non narcisisti verso i loro avversari in risposta alla critica ricevuta. L’aggressività sarebbe dunque una strategia d’azione finalizzata a ristabilire un senso di Sé irrealisticamente positivo e apparentemente solido, associata al rifiuto di informazioni negative provenienti dall’esterno.
Aggressività e narcisismo: differenti significati e manifestazioni
Per approfondire tali aspetti Fjermestad-Noll et al. (2020) hanno condotto un recente studio esplorativo, indagando ed evidenziando la presenza di una relazione tra perfezionismo, vergogna e aggressività in pazienti depressi con diagnosi di disturbi narcisistico di personalità.
In particolare, per spiegare tale relazione, gli autori ipotizzano una sequenza secondo la quale l’elevato livello di perfezionismo renderebbe i pazienti narcisisti suscettibili ad esperienze di giudizio negativo da parte degli altri, elicitando intensi vissuti di vergogna. Tale emozione, essendo di difficile gestione, potrebbe scatenare manifestazioni di aggressività, sia fisica che verbale.
Tuttavia, benché il bisogno di ripristinare il senso di Sé minacciato e la strategia di reazione improntata all’aggressività siano trasversali a tutto lo spettro narcisistico, narcisismo grandioso e narcisismo vulnerabile sembrano sottendere spinte diverse alla base di tale manifestazione.
Chi presenta un funzionamento narcisistico di tipo grandioso sembra adottare risposte aggressive con il fine di ripristinare dinamiche di potere, dominanza e superiorità. In questo senso si tratterebbe di una forma di aggressività proattiva e strumentale, definibile come strategia di self- enhancement finalizzata a ripristinare lo status sociale minacciato (Fossati et al., 2010), piuttosto che reazione istintiva guidata dalla rabbia.
Il narcisismo grandioso sarebbe correlato solo all’aggressività di tipo fisico (Krizan & Johar, 2015; Okada, 2010), mentre i sentimenti di rabbia, esperiti a seguito di provocazioni subite, sembrano essere riconducibili al funzionamento narcisistico di tipo vulnerabile.
In particolare, come sottolineato da ulteriori studi (Ghim et al., 2015), l’associazione tra narcisismo vulnerabile e aggressività sarebbe mediata da fattori quali vergogna internalizzata e ruminazione rabbiosa. La vergogna è, infatti, una delle emozioni predominanti del funzionamento narcisistico di tipo vulnerabile e, quando mobilitata dalla ferita narcisistica, può elicitare intensi vissuti di irritabilità, ostilità, risentimento e arousal connesso alla rabbia.
Le ricadute cliniche
Sulla base di tali evidenze, all’interno di un percorso terapeutico appare molto importante la fase di indagine e comprensione del significato funzionale che può assumere un comportamento aggressivo manifestato all’interno del Disturbo narcisistico di personalità, in linea anche con il diverso fenotipo manifestato.
Questa comprensione approfondita dell’esperienza interna del paziente è fondamentale per improntare interventi terapeutici che tengano conto della diversa valenza che uno stesso comportamento può assumere, per aiutare la persona a connettersi con i propri bisogni frustrati e implementare strategie alternative più funzionali.
Bibliografia
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