Quando parliamo di stress ci riferiamo ad una condizione che ognuno di noi, almeno una volta nella vita, ha sperimentato. Essere stressati, infatti, è un fenomeno relativamente normale. Implica una relazione problematica tra la persona, con le sue risorse, e le richieste dell’ambiente in cui si trova calato. In certi casi, la normale reazione dell’organismo di fronte a stimoli stressogeni evolve in una condizione invalidante. La cronica attivazione fisiologica ed emotiva crea infatti un sovraccarico psicologico per la persona.
In quest’ultima condizione lo stress diventa un fattore di rischio per la salute. I suoi effetti si riversano infatti a livello dei sistemi endocrino, immunitario e nervoso autonomo. Il rapporto tra stress e malattia è di tipo circolare. L’eccesso di stress provoca disregolazione nei processi psicofisiologici e del comportamento, che portano a minor efficienza sia dei processi interni che del comportamento stesso.
Conseguenze dell’eccesso di stress
Le conseguenze emotive in chi è stressato sono rintracciabili in:
- Abbassamento del livello di energia.
- Caduta degli interessi e dell’entusiasmo per le proprie attività.
- Sentimenti di impotenza e ostilità.
- Indebolimento dei freni emotivi.
- Tensione psichica e ansia.
Le conseguenze a livello cognitivo in chi è stressato possono essere:
- Minore attenzione e concentrazione.
- Deterioramento della memoria a breve e lungo termine.
- Aumento dell’ansia per la salute.
- Aumento dei meccanismi di difesa.
- Minore autostima.
- Pensieri suicidari
- Deterioramento delle capacità di organizzazione e pianificazione.
Vi sono inoltre comportamenti malsani o rischiosi, rilevanti per la salute, che chi è stressato adotta nel tentativo di ridurre lo stress. Di controllare la minaccia o le emozioni attivate dall’esperienza potenzialmente dannosa come:
- Incremento dell’assenteismo sul lavoro.
- Incremento dell’uso di sostanze eccitanti, droghe o farmaci.
- Riduzione delle ore di sonno.
Inoltre lo stress può essere visto anche come una conseguenza dello stile di vita adottato, da cui si deduce che la relazione tra stile di vita e stress è bidirezionale.
Altre conseguenze si riversano sulle relazioni interpersonali. Avere a che fare con un amico, un partner o un caro stressato, può essere a sua volta fonte di stress!
Come essere d’aiuto a chi è stressato
Offrire comprensione e supporto
Un atteggiamento di comprensione e supporto verso la persona cara permette di preparare il terreno per gli interventi pratici descritti nei punti a seguire. Chi è sotto stress, soprattutto se si tratta di una condizione cronica, si trova in una situazione in cui è in pericolo il suo benessere. Probabilmente la persona valuta gli eventi come eccedenti le proprie risorse. Con tutta probabilità ha già provato a mettere in atto strategie comportamentali per farvi fronte, senza successo. Perciò rimproverare la persona di non fare abbastanza, di non impegnarsi a sufficienza, diventa controproducente. Fa sentire il soggetto in colpa, aspetto che a sua volta aumenta i livelli di stress. Utilizzare un linguaggio caldo, accogliente, comprensivo, invece, permette di far sentire la persona supportata. Ciò elimina la prima fonte di stress relativa alle critiche di chi gli sta intorno. Per aiutare una persona stressata, questa va ascoltata, capita e rispettata, anche perché ognuno di noi sarà stato stressato, almeno una volta nella vita.
Individuare la fonte principale di stress e i vari stressor
Il primo passo per poter fornire un aiuto concreto è quello di analizzare la situazione insieme alla persona che ci sta vicino. Qual è il principale stressor? Vi sono ulteriori fonti stressanti di cui non siamo consapevoli?
Per aiutarci nell’individuare le attività che potrebbero essere fonte di stress è utile tener traccia scritta di tutte le attività quotidiane. Ciò aiuta a rendersi conto di come la persona impiega il suo tempo.
Problem solving
Quando si individuano problematiche fonte di stress, potrebbe essere utile seguire un metodo strutturato di soluzione dei problemi. Questo è fondamentale in quanto i sintomi dello stress sono aggravati dalla presenza di problemi non risolti. Il problem solving aiuta a far capire il legame tra i sintomi e i problemi che affliggono la persona. Se questi ultimi vengono risolti, anche lo stress sarà alleviato. Quando siamo sotto stress ci sentiamo sopraffatti dai problemi, per cui è necessario “scomporre” i più grandi in sottoproblemi più piccoli e più gestibili. A tale scopo può aiutare la scheda da qui scaricabile.
Ripristinare lo svolgimento di attività piacevoli
Spesso emerge come non vi siano abbastanza attività piacevoli durante la giornata. La routine è un’interminabile serie di compiti pesanti da sopportare e priva di gratificazioni. Il rinforzo positivo dato da attività piacevoli ha un ruolo importante nell’aiutare chi è stressato. Andare dal parrucchiere, farsi un bagno caldo, fare una telefonata, iscriversi ad un corso, guardare il tramonto, comprarsi qualcosa di carino. Sono tutte attività che possono avere la stessa valenza positiva, purché scelte dalla persona. Condividere queste attività con la persona può essere un aiuto, che permette anche il miglioramento del rapporto.
Proporre tecniche di rilassamento
Oltre ad agire dal punto di vista pratico e situazionale è possibile agire direttamente sul corpo. Tutte le tecniche psicofisiologiche hanno in comune l’obiettivo di ridurre l’iperattivazione psicofisiologica. Queste però producono indirettamente anche un effetto cognitivo molto importante rispetto alla propria autoefficacia.
Il rilassamento rappresenta lo stato “normale” dei nervi e dei muscoli quando non sono a lavoro. È uno stato psicofisico caratterizzato da riduzione della tensione muscolare e da sensazioni psichiche percepite introspettivamente come benessere, serenità e tranquillità. Le tecniche di rilassamento permettono di ristabilire una condizione di equilibrio somato-psichico. Predispongono così a un’azione efficace ed efficiente migliorando lo stato psicofisico della persona.
Apprendere tecniche di rilassamento
Sarebbe perciò utile proporre alla persona a noi vicina, vittima dello stress, di approcciarsi a queste tecniche. Magari svolgendole insieme, o facendosi seguire da un professionista o utilizzando i supporti audio-visivi reperibili on-line.
Queste tecniche hanno numerosi benefici tra i quali:
- I miglioramenti arrivano velocemente grazie all’esercizio costante e hanno un’efficacia immediata sul disagio psico-fisico.
- Incrementano la consapevolezza della tensione e dei suoi effetti.
- Sono uno strumento utile di “pronto soccorso” per gestire stress e ansia per chi non vuole intraprendere un più lungo e profondo percorso terapeutico.
- Sono uno strumento semplice e pratico che, una volta appreso, può essere utilizzato in autonomia, in ogni momento della giornata.
- Non sono psicoterapie, ma strumenti utili integrabili con le terapie.
- L’azione delle tecniche di rilassamento si rivela efficace se le modificazioni psicofisiologiche indotte dal rilassamento risulteranno acquisite in modo tale da divenire parte integrante del modo di operare e di pensare dell’individuo (un vero e proprio atteggiamento).
Se la persona a cui li consigliate decide di svolgere questi esercizi, è utile tenere a mente degli accorgimenti per facilitarne la riuscita:
- Permettere alla persona di usufruire di un ambiente tranquillo.
- Assumere un atteggiamento non giudicante rispetto all’approccio a tali tecniche.
- Condividere la tecniche per capirne gli effetti e l’importanza rispetto allo stress.
Tra le altre ricordiamo e consigliamo la respirazione diaframmatica, il rilassamento muscolare progressivo, il training autogeno, la meditazione mindulness.
Aiutare la persona stressata a modificare lo stile di vita disfunzionale
Altre attenzioni che è possibile dare a chi è stressato e vogliamo aiutare si riferiscono ad accorgimenti che potrebbero aiutarlo nel modificare lo stile di vita disfunzionale:
- Suggerire e magari condividere una dieta appropriata, riducendo (gradualmente) il consumo di caffeina, zucchero e in generale migliorare le abitudini alimentari.
- Esercizio fisico. Un moderato esercizio fisico può aiutare ad alleviare lo stress. In particolare alcune discipline sono particolarmente indicate per tali condizioni. Lo Yoga agisce, come per le tecniche di rilassamento, sul sistema nervoso autonomo e favorisce l’abbassamento dell’arousal. Anche condividere mezz’ora di camminata al giorno all’aria aperta è stato rilevato avere effetti benefici importanti sul nostro sistema nervoso.
- Sonno appropriato. Potrebbe essere utile aiutare la persona a regolarizzare il sonno. Evitare quindi di proporre lunghe serate che pensiamo potrebbero distrarlo o, se si tratta del nostro partner, fungere da modello per una buona igiene del sonno.
Consigliare un percorso terapeutico alla persona stressata
Ovviamente è necessario distinguere da caso a caso e comprendere le ragione di tutto questo stress.
L’aiuto migliore che si può dare è consigliare di riferirsi a uno specialista del settore. In particolare a uno psicologo psicoterapeuta cognitivo comportamentale. Questi potrà infatti comprendere la situazione a tutto tondo e fornire quegli strumenti utili che diverranno un bagaglio permanente nella vita del soggetto. Ciò è particolarmente importante quando:
- la situazione è presente da molto tempo;
- vi sono altri problemi di natura psicologica che interferiscono;
- aiutare la persona a noi vicina ci stressa a nostra volta.