L’uso della tecnologia ha sicuramente creato nuovi contesti dove le persone possono conoscersi e avviare relazioni amicali e sentimentali.
Internet, social media e app di incontri sono diventati parte inseparabile della nostra vita moderna e l’isolamento forzato dovuto alla pandemia da coronavirus ne ha certamente causato il boom.
Basti pensare a Tinder, l’app di appuntamenti più scaricata al mondo, ha raggiunto tre miliardi di passaggi in un solo giorno nel mese di marzo 2020. Da allora ha battuto quel record più di 100 volte.
Se dunque non sorprende che molte relazioni inizino mediante app e strumenti virtuali, è altresì vero che all’interno di queste piattaforme trovano possibilità di espressione varie forme di inganno.
Uno degli inganni prerogativa degli appuntamenti online è rappresentato dal catfishing.
Che cos’è il catfishing?
Ti sei mai chiesto se quel ragazzo con cui stai chattando online è ‘reale’? Forse la ragazza che hai trovato su quel sito di incontri sembra un po’ troppo bella per essere vera. Eppure sembra davvero coinvolta. Potrebbe essere amore o qualcos’altro?
Catfish significa letteralmente ‘pesce gatto’.
Nel mondo dei social con questo termine si indica una persona che crea in rete un profilo falso, fingendo così di essere un’altra persona, al fine di instaurare relazioni, anche sentimentali.
Si tratta dunque di un vero e proprio inganno mediante il quale si costruisce una rappresentazione intenzionalmente falsa di vari aspetti di sé allo scopo di perseguire una relazione esclusivamente online.
Il catfishing non si riferisce semplicemente all’esacerbazione di caratteristiche fisiche o comportamentali desiderabili o alla minimizzazione di quelle meno desiderabili.
Le persone che utilizzano siti di appuntamenti online infatti non necessariamente si presentano in modo perfettamente corrispondente alla realtà. Ad esempio non indicando correttamente la loro altezza o il loro peso.
Tuttavia lo scopo di queste persone è perlopiù benevolo, finalizzato cioè a presentarsi in modo strategicamente più appetibile.
Gli obiettivi del catfishing
L’obiettivo del catfishing invece è diverso. Fin dall’inizio il cuore del catfishing è l’inganno; di solito non ci sono le condizioni per portare la relazione nel mondo reale perché non si tratta di una relazione sincera.
Le relazioni di catfishing in genere restano dunque vincolate a una dimensione virtuale: una persona genera una rappresentazione di sé fasulla, diversa dalla sua vera identità. Utilizza anche immagini e informazioni prese di solito da una terza parte inconsapevole, per aumentare il proprio potenziale e favorire l’emergere di relazioni disoneste.
Il catfishing consiste nell’adescare la vittima mediante foto attraenti e parole che lasciano intendere un genuino interesse.
Le modalità del catfisher
Da quel momento si verifica perlopiù un contatto quotidiano pieno di attenzioni, volto a stabilire un vero e proprio rapporto di fiducia. La relazione viene coltivata con cura al punto da fugare l’idea di un inganno e indurre in errore la persona lasciandola credere di essere all’interno di una relazione autentica.
Colui che esercita il catfishing sarà abile a essere proprio come la vittima vorrebbe che fosse in modo da farle credere di aver trovato il principe azzurro o l’anima gemella.
Si tende anche a fantasticare piani dettagliati per incontrarsi sebbene all’ultimo ci sia sempre un buon motivo per cui la cosa non possa concretizzarsi. Non potrebbe essere diversamente, pena altrimenti lo svelamento del raggiro.
Sebbene coloro che usano una rappresentazione ingannevole di loro stessi e le loro vittime hanno aspettative discordanti circa l’incontro dal vivo, tali relazioni possono anche durare anni.
Il ruolo della pandemia
Data la caratteristica meramente virtuale di questo tipo di relazione, le restrizioni dovute alla pandemia da coronavirus possono aver rappresentato un terreno fertile per l’emergere di questo fenomeno.
L’emergenza sanitaria infatti ha reso assolutamente giustificate le scuse per non incontrarsi di persona procrastinando così lo smascheramento dell’inganno.
Per non parlare delle condizioni di solitudine proprio causate dalla pandemia che hanno reso sicuramente le persone più vulnerabili anche al fenomeno del catfishing.
Quali sono le motivazioni che spingono al catfishing?
Una prima motivazione che può spingere le persone ad assumere un’identità fittizia concerne l’insicurezza riguardo all’aspetto fisico, o ad altre caratteristiche personali. Questa associata a un profondo senso di solitudine.
Qualcuno infatti potrebbe considerarsi brutto o non abbastanza capace e sentirsi più a suo agio nell’usare l’identità di un’altra persona che considera di gran lunga più attraente e desiderabile della propria.
Talvolta la persona può avere una rappresentazione talmente negativa di sé da ritenere che l’unico modo per comunicare con qualcun altro è fingere di essere un’altra persona.
In questo modo, creando una falsa identità online, si realizza un’opportunità di avere legami sociali che altrimenti non avrebbero mai potuto avere.
Una motivazione per la falsa rappresentazione di sé nei siti d’incontri è dunque quella di presentare un’immagine di sé più desiderabile. Ciò al fine di attrarre un numero maggiore di potenziali partner proteggendosi così da timori di rifiuto rispetto a ciò che davvero sono.
Nascondere la propria identità restando anonimi può essere anche la conseguenza del desiderio di vivere un rapporto al di fuori di una relazione pre-esistente. Così come si possono creare profili falsi allo scopo di esplorare con relativa sicurezza la propria curiosità sessuale senza dover rivelare la vera identità.
L’anonimato online infatti rende le persone meno propense ad aderire ai codici morali presenti nella vita reale.
Quando diventa una vera e propria truffa o vendetta
Sicuramente il lato più malevolo del catfishing ha a che fare con il truffare denaro o con la vendetta personale.
Nel primo caso il catfishing include una richiesta di denaro dinanzi a situazioni di grave difficoltà di salute o l’essere stato derubato o un’improvvisa e grave difficoltà finanziaria.
Altre volte invece le persone usano il catfishing come strumento di vendetta nei confronti di ex-partner. In questo caso utilizzano le immagini e le informazioni della vittima per umiliarla o danneggiare la sua reputazione.
Perché alcune persone cadono nella rete del catfishing?
Una risposta a questa domanda può venire dalla neurofisiologia. Wood et al. (2021) spiegano perché il catfishing continui a mietere vittime nonostante una maggiore consapevolezza e attenzione nei confronti delle truffe sul web.
Il forte bisogno di legami sociali e la conseguente ricompensa da parte dei neurotrasmettitori cerebrali quando quel bisogno è soddisfatto rafforzano il connettersi con gli altri anche a fronte di inganni e raggiri.
Gli esseri umani sono necessariamente animali sociali e la nostra neurofisiologia è progettata proprio allo scopo di rinforzare il legame con gli altri.
La connessione sociale con un altro individuo è premiata mediante neurotrasmettitori come la dopamina e l’ossitocina. Questi sistemi, quando attivati, possono predisporre alcuni individui a sviluppare una dipendenza amorosa. Sopprimono così il ragionamento critico nei confronti del comportamento di colui che consente il legame sociale.
È legittimo supporre che anche variabili psicologiche intervengano nel diventare vittima di catfishing, come ad esempio le esperienze precoci di attaccamento (Mosley et al., 2020).
Quali sono le conseguenze dell’essere vittima di catfishing?
È possibile che una grande quantità di azioni di catfishing resti non manifesta a causa del fatto che le vittime possono provare vergogna e sentirsi umiliate per ciò che è accaduto.
Può risultare inaccettabile aver creduto a una persona falsa ed essere caduti nella sua rete. Del resto si tratta di persone molto abili alla manipolazione capaci di far sentire facilmente la vittima in colpa per non credere alla sua genuinità.
Una volta svelato l’inganno, le persone si etichettano come ingenue con vissuti di forte autobiasimo e colpevolezza.
Retrospettivamente è facile scorgere segnali di avvertimento, riconoscendo che il comportamento dell’altro fosse anomalo, ma al momento della relazione tutto sembrava perlopiù autentico e reale.
Le emozioni della vittima
Realizzare l’illusione avendo creduto profondamente in una relazione rivelatisi poi fittizia, magari per lungo tempo, può essere un’esperienza profondamente dolorosa. Ci si sente traditi, a tutti gli effetti, con una conseguente sfiducia rispetto a nuove relazioni.
La vittima di catfishing a quel punto sarà indotta a diffidare di tutto ciò che le persone dicono o fanno.
Si può andare incontro a un disturbo depressivo in conseguenza della perdita, essendo stata comunque una persona che nonostante l’inganno è stata molto presente nella vita della persona al punto da ritagliarsi un ruolo di grande importanza.
Si prova sicuramente rabbia per essere stati presi in giro, umiliati ma è altresì importante non soffermarsi solo sul ruolo di carnefice dell’altro.
È imprescindibile infatti che la persona si interroghi su cosa abbia significato per lui quella relazione, anche se questo inevitabilmente sollecita sentimenti profondi di vergogna e solitudine.
Quando è necessario un intervento professionale
Per questo lottare con le conseguenze del catfishing può richiedere il supporto professionale di uno psicoterapeuta. Questi assume un atteggiamento curioso e non giudicante che possa davvero aiutare a comprendere la vulnerabilità della persona su cui il catfishing ha avuto presa.
Sebbene non sia ancora ufficialmente un crimine, non è mai un atto senza vittime.
Del resto la mera vittimizzazione delle persone che cadono nella rete del catfishing toglie potere su loro stessi e riduce il controllo nella loro vita.
La psicoterapia può essere dunque da un lato una parte importante del processo di cura della ferita e dall’altro può dare alla persona l’opportunità di comprendere il proprio ruolo nella sua stessa vittimizzazione.
Il catfishing infatti, come afferma Knafo (2021), è per definizione una dinamica relazionale interattiva in cui due persone colludono per diventare personaggi illusori di una stessa storia d’amore.
Entrambi sono complici nell’abitare in un mondo costruito nello schermo di un computer e la relazione è sostenuta da un’illusione che evidentemente in una qualche misura dà a entrambi gli attori ciò di cui hanno bisogno, sebbene a un costo emotivamente alto quando l’inganno emerge alla luce del sole.
Bibliografia
- Knafo, D. (2021). Digital Desire and the Cyber Imposter: A Psychoanalytic Reflection on Catfishing. Psychoanalitic Dialogues, 31(6), 728-743, DOI: 10.1080/10481885.2021.1976187.
- Mosley, M. A., Lancaster, M., Parker, M. L., & Campbell, K. (2020). Adult attachment and online dating deception: a theory modernized. Sexual and Relationship Therapy, 35(2), 227-243.
- Wood, S., Solomon Lane, T., Keeley, B., & Borowski, T. (2021). How catfishers exploit basic human neuroscience: Science explains why so many smart people let their guard down in the realm of online dating. Salon, published May 31, 2021.