L’emozione della rabbia riveste un ruolo significativo in psicoterapia, poiché è un aspetto complesso dell’esperienza umana che può influenzare profondamente il benessere emotivo e le relazioni interpersonali.
In contesti terapeutici, la rabbia è spesso esaminata come un indicatore di schemi disfunzionali e di esperienze emotive passate che possono avere un impatto sulla salute mentale di un individuo.
Attraverso la terapia, si cerca di comprendere le radici profonde della rabbia, esplorando la sua manifestazione in diverse modalità e contesti. Il lavoro terapeutico mira non solo a gestire la rabbia in modo più sano, ma anche a trasformare le dinamiche disfunzionali associate a questa emozione, favorendo la crescita personale e il cambiamento positivo.
Qual è la funzione della rabbia?
La rabbia è un’emozione che svolge diverse funzioni biologiche, psicologiche e sociali. Alcune delle funzioni principali della rabbia includono:
- Segnalazione di minaccia: la rabbia può essere una risposta naturale a situazioni percepite come minacciose o dannose. Questa emozione prepara l’organismo a rispondere a una potenziale sfida o pericolo.
- Difesa e protezione: la rabbia può fungere da meccanismo di difesa, proteggendo l’individuo da situazioni percepite come ingiuste o dannose. In questo modo, la rabbia può motivare azioni che mirano a ripristinare l’equilibrio o la giustizia.
- Espressione di bisogni e desideri: la rabbia può essere un modo per esprimere bisogni o desideri non soddisfatti. Attraverso l’espressione della rabbia, un individuo può cercare di comunicare la sua necessità di attenzione, rispetto o soddisfazione di determinati bisogni.
- Regolazione di confini personali: la rabbia può essere coinvolta nella definizione e nel mantenimento dei confini personali. Può essere utilizzata per comunicare agli altri che certi comportamenti o azioni sono inaccettabili.
- Mobilitazione all’azione: la rabbia può motivare l’azione e l’assertività. In certi contesti, può essere un motore per apportare cambiamenti positivi o per affrontare sfide.
È importante notare che, se gestita in modo costruttivo, la rabbia può contribuire al benessere emotivo e alla crescita personale. Tuttavia, quando diventa eccessiva o incontrollata, può avere conseguenze negative sulla salute mentale e sulle relazioni.
Le manifestazioni della rabbia in Schema Therapy
La Schema Therapy è un approccio terapeutico sviluppatosi negli anni ’90 (Young et al., 2018) che integra elementi della terapia cognitivo-comportamentale, della psicodinamica e della terapia gestalt.
Si sviluppa a partire da quelli che vengono chiamati “Schemi Maladattivi Precoci” , acquisiti durante l’infanzia e definiti come pattern di vita pervasivi che influenzano cognizioni, emozioni, percezioni sociali, modalità relazionali e comportamenti.
Gli schemi disfunzionali hanno origine in esperienze passate di trascuratezza, abbandono o abuso e nella non sufficiente soddisfazione dei bisogni di vita primari. Ad esempio quelli di sicurezza, amore e accettazione, autonomia e senso di competenza, possibilità di avere dei limiti realistici, libera espressione di bisogni ed emozioni, gioco.
La rabbia diventa quindi un’emozione fondamentale da trattare proprio perché può emergere come risposta protettiva o come una manifestazione di bisogni emotivi non soddisfatti.
Ne vengono esplorate le radici, identificati gli schemi associati, analizzate le strategie disfunzionali eventualmente utilizzate dalla persona per sviluppare invece modalità e strategie per affrontare anche la rabbia in modo più sano.
In alcuni casi, la rabbia può essere indirizzata verso il terapeuta durante le sedute, offrendo un’opportunità di esplorare dinamiche relazionali e schemi di attaccamento. L’obiettivo è spesso trasformare la rabbia in una consapevolezza più profonda delle proprie emozioni e bisogni, favorendo la crescita personale e il cambiamento positivo.
Il concetto di Mode in Schema Therapy
Gli schemi sono connessi a differenti pattern di comportamentali ed esperienziali che vengono chiamati “Mode”.
I Mode sono configurazioni cognitive, emotive e comportamentali specifiche che una persona può sperimentare in diverse situazioni o fasi della vita quotidiana. Ogni Mode rappresenta un aspetto o una parte della personalità di un individuo e può emergere in risposta a determinati stimoli o esperienze.
Le Modalità sono categorizzate in diverse tipologie, ognuna con le proprie caratteristiche e funzioni. La Schema Therapy lavora sul riconoscimento e sulla comprensione quindi non solo degli Schemi, ma anche di queste Modalità per aiutare le persone a comprendere meglio il proprio funzionamento emotivo e comportamentale.
L’obiettivo è lavorare sulle Modalità disfunzionali, trasformandole in Modalità più sane e adattive per promuovere un cambiamento positivo e migliorare il benessere complessivo del paziente.
I Mode caratterizzati dalla rabbia
I “Mode arrabbiati” in Schema Therapy si riferiscono a modalità che coinvolgono la rabbia come elemento centrale. Rappresentano parti della personalità di un individuo e possono emergere in determinate situazioni o in risposta a certi trigger in vari modi, come l’ira aperta, l’irritabilità cronica o la rabbia repressa.
Il Bambino Arrabbiato
Questa Modalità rappresenta la parte della personalità legata alle esperienze infantili di abbandono o maltrattamento e manifesta la rabbia come risposta a ferite emotive non risolte.
Il Bambino Arrabbiato solitamente si attiva quando viene toccata una ferita emotiva e si sono attivati gli schemi dolorosi. La persona può sperimentare una rabbia intensa, furiosa, impaziente perché i bisogni emotivi non vengono corrisposti. Si ribella, esprime l’ingiustizia.
Lo scopo di questa modalità non è solo protestare, ma anche mostrare i propri sentimenti e i motivi di tanto dolore in modo da ottenere ascolto e quello di cui si ha bisogno. Ma la rabbia è espressa in modo non appropriato
Il Protettore Arrabbiato
Questo Mode si attiva per proteggere il sé da vulnerabilità e dolore emotivo, utilizzando la rabbia come difesa.
Il Protettore arrabbiato emerge quando le persone percepiscono una minaccia o quando si attivano schemi che coinvolgono esperienze di abbandono, trascuratezza o maltrattamenti.
Per paura di essere ferita la persona cerca protezione dietro un muro di rabbia. La rabbia diventa quindi una risposta difensiva per mascherare altre emozioni come il senso di vulnerabilità, la tristezza, la paura o la vergogna.
Si tratta di una rabbia controllata, fredda, che tiene gli altri lontani.
L’Autoesaltatore Arrabbiato
Questo Mode si può manifestare con atteggiamenti di superiorità, arroganza, ricerca di ammirazione e status, aggressività, ostilità, svalutazione dell’altro.
Tali manifestazioni rappresentano una modalità difensiva e ipercompensante rispetto a vissuti di perdita di valore e rifiuto.
La rabbia va a mascherare tali difficili vissuti e viene utilizzata come uno scudo per mascherare sentimenti di insicurezza o di inadeguatezza.
Il Critico-Punitivo Interiorizzato
Il “Critico Punitivo” è una modalità specifica all’interno della terapia degli schemi.
Questo aspetto della personalità è caratterizzato da un dialogo interno critico e severo, spesso rivolto verso se stessi. Induce colpa e punisce con messaggi duri e intolleranti (es “sbagli sempre…non capisci niente…”).
È un riflesso del modo critico e punitivo in cui le persone significative parlavano alla persona durante la sua infanzia. Contiene convinzioni distorte ed è caratterizzato da disprezzo e rabbia.
Il Critico Punitivo può essere particolarmente attivato in situazioni in cui una persona si sente inadeguata o commette errori, anche quando il terapeuta mostra comprensione e validazione verso il paziente, cioe’ quando trasmette messaggi opposti rispetto a quelli contenuti in questo Mode.
Il Prepotente Violento
Questa modalità si riferisce a una parte della personalità che è caratterizzata da comportamenti aggressivi, sfogo della rabbia in modo esplosivo e, talvolta, comportamenti fisicamente pericolosi.
È spesso associato a esperienze di maltrattamenti o abusi nell’infanzia. Usa minacce, intimidazioni e aggressioni per ottenere ciò che vuole o per proteggere se stesso da un danno percepito o reale, che può essere anche l’avvicinarsi dell’altro, percepito come pericoloso.
La protezione passa dal dominare e far sentire indifesi gli altri.
Il lavoro sulla rabbia in Schema Therapy
In generale in Schema Therapy si cerca prima di tutto di riconoscere gli Schemi e la Modalità legate alla rabbia. L’esplorazione implica comprendere quando tali modalità si attivano, identificare i bisogni sottostanti non soddisfatti, sviluppare modalità più adattive per affrontare le situazioni di vita.
Vengono esplorate le radici emotive e le esperienze passate legate ad esse.
Il Bambino Arrabbiato ha bisogno di validazione dei bisogni sottostanti ma ha anche bisogno di avere dei giusti limiti al suo comportamento e di imparare a esprimersi in modo più efficace e funzionale.
Le modalità protettive quali il Protettore Arrabbiato, il Prepotente Violento e l’Autoesaltatore hanno bisogno di riconoscimento della loro funzione protettiva e comprensione delle motivazioni di quell’atteggiamento rabbioso.
Ma il trattamento necessita anche il mettere il luce gli effetti negativi di tale modalità che, se anche ha aiutato la persona a sopravvivere in ambienti sfavorevoli nelle prime fasi di vita, usata ormai troppo e per troppo tempo non permette alla persona di ricevere davvero quello di cui ha bisogno.
Le parti critiche e punitive necessitano di un importante lavoro psicoeducativo e esperienziale che miri a riformulare e riproporzionare messaggi ipercritici, iperesigenti e punitivi.
Si favorisce un dialogo interno più compassionevole ed equilibrato.
I Mode Arrabbiati vengono curati e regolati in modo che possano essere integrati in modo armonico con altri aspetti della personalità, favorendo un equilibrio emotivo più sano e promuovendo il cambiamento positivo. Viene favorita una connessione più sana con le emozioni , l’accettazione dei propri sentimenti genuini superando la necessità di mascherarli e promuovendo una gestione più efficace del comportamento.
Bibliografia
- Arntz e Gitta (2013). Schema Therapy in azione. Teoria e pratica. ISC Ed.
- Young et al. (2018). Schema Therapy. La terapia cognitiva – comportamentale integrata per i disturbi di personalità. Erickson