Il Disturbo Ossessivo Compulsivo è un Disturbo mentale che si caratterizza per la presenza di ossessioni (immagini mentali, pensieri o impulsi che generano disagio o ansia) e compulsioni (comportamenti o atti mentali ripetuti al fine di ridurre o eliminare il disagio emotivo associato alle ossessioni).
Il DOC è un quadro psicopatologico ad andamento cronico che riguarda l’1-3% della popolazione mondiale e porta ingenti effetti dannosi sul funzionamento dell’individuo che ne è affetto. Un aspetto fondamentale del funzionamento soggettivo dei pazienti DOC che è stato scarsamente indagato è quello relativo alla vita sessuale.
Alcuni studi (es., Aksaray et al., 2001; Klimowicz et al., 2017) indicano un’ elevata comorbilità tra DOC e disturbi della sfera sessuale. I tassi si aggirano tra il 54% ed il 73% con insoddisfazione sessuale, assenza di desiderio, calo dell’eccitazione e anorgasmia. E’ evidente sia sul piano clinico sia dalla letteratura, che i pazienti affetti da DOC abbiamo una scarsa soddisfazione della propria vita intima e sessuale.
Cause delle difficoltà sessuali nel DOC
Il funzionamento sul piano intimo e sessuale dei pazienti può essere compromesso da una serie di variabili afferenti al disturbo stesso o alla cura del disturbo.
Gli effetti dei farmaci sulla sessualità
In questo ultimo gruppo rientrano le disfunzionalità sessuali indotte dai farmaci prescritti nel trattamento della sintomatologia ossessiva. In particolare, sappiamo che alcune categorie di antidepressivi (es., SSRI) utilizzati nel trattamento della sintomatologia ossessiva, possono avere effetti peggiorativi sulla salute sessuale, con calo della libido e disturbi dell’erezione e dell’eiaculazione.
Anche l’utilizzo di talune classi di antipsicotici, producendo un aumento della prolattina, può indurre problematiche di funzionalità sessuale. Queste disfunzioni a loro volta possono indurre il paziente ad essere meno aderente alla prescrizione farmacologica, proprio a causa della sofferenza soggettiva associata a tali effetti collaterali.
Gli effetti delle ossessioni sessuali e aggressive sulla sessualità
Ci sono inoltre da considerare che talvolta il contenuto stesso delle ossessioni può creare un ostacolo alla qualità della vita intima e sessuale.
Le ossessioni di natura sessuale sono costituite da una serie di pensieri inaccettabili ed indesiderati con un contenuto di natura sessuale vissuto come egodistonico e doloroso per il soggetto. Esempi di queste ossessioni sono i dubbi ossessivi di poter essere omosessuale, pedofilo o sessualmente aggressivo verso il partner.
I pazienti afflitti da queste intrusioni mentali spesso cercano di rassicurarsi attraverso continui controlli ed automonitoraggi che inevitabilmente confliggono con la possibilità di vivere serenamente la propria sessualità. Spesso inoltre, a causa delle proprie paure, mettono in atto veri e propri evitamenti delle situazioni di intimità sessuale.
Altre ossessioni e difficoltà sessuali
Esistono studi che forniscono dati preliminari sulla presenza di disfunzionamenti nella vita sessuale di pazienti con altri tipi di ossessioni. Ad esempio le paure relative allo sporco e alla contaminazione (es., paura o disgusto per le secrezioni corporee) oppure i dubbi ossessivi sulla relazione e sul partner (es., dubbi di non essere abbastanza coinvolto nella relazione o di non aver scelto il partner “giusto” per se stessi).
Finora però ben pochi dati di ricerca di sono rivolti ad indagare il ruolo delle dimensioni emotive del DOC (colpa e disgusto) nella compromissione del funzionamento e della qualità percepita della propria vita sessuale.
Disgusto nel Disturbo Ossessivo-Compulsivo
Il Disgusto è un’emozione universale con la funzione evolutiva di spingere l’individuo ed evitare il contatto o l’ingestione di sostanze potenzialmente nocive (Rozin &Fallon, 1987).
Il Disgusto gioca un ruolo fondamentale nella psicopatologia del Disturbo Ossessivo-Compulsivo, soprattutto – ma non solo!– nel DOC con timore di contaminazione (es., McKay, 2006).
La ricerca sul disgusto nel DOC ha esplorato il suo ruolo nell’eziologia e fenomenologia dei sintomi ossessivi di contaminazione. La propensione al disgusto risulta essere significativamente correlata ai rituali di pulizia/lavaggio (tra gli altri studi, Olatunji et al., 2010; Schienle et al., 2003).
Inoltre la propensione al disgusto sembra essere un predittore significativo sia dei sintomi ossessivi da contaminazione che, in misura minore, di quelli di controllo e ordine e simmetria (Mancini et al., 2001; Olatunji et al., 2004). Infine, esistono dati a supporto di un’associazione lineare diretta tra il costrutto di DP e la paura di contaminazione in pazienti ossessivi (es., Moretz & McKay, 2008).
La sensibilità al disgusto (Disgust sensibility, DS) è stata indagata in un numero inferiore di ricerche sul DOC. I dati disponibili indicano una elevata correlazione di tale costrutto con i sintomi da contaminazione (Knowles et al., 2018) e con quelli caratterizzati da ossessioni pure e pensieri inaccettabili (Pozza et al., 2016).
Ruolo del disgusto sul funzionamento sessuale dei soggetti con sintomi ossessivi
La propensione e la sensibilità al disgusto risultano essere associati anche ad altri disturbi psicopatologici diversi dal DOC (es., fobie) ed avere un ruolo significativo anche nelle problematiche sessuali dovute ad un’elevata inibizione sessuale.
Quest’ultima dimensione, nell’ottica teorica del Dual Control Model di Janessen &Bancroft (2006), è positivamente correlata alla presenza di disfunzioni sessuali.
La propensione e la sensibilità al disgusto, facilitando tale risposta inibitoria, contribuirebbero all’ evitamento e al rifiuto di determinati stimoli sessuali (Knowles et al., 2018). Ma anche alla diminuzione dell’eccitazione, del desiderio e della risposta sessuale (Andrews et al., 2015).
Uno studio recente
Un recentissimo studio (Pozza, Angelo, Prestia e Dèttore, 2019) ha esplorato l’associazione tra propensione e sensibilità al disgusto e la dimensione dell’inibizione sessuale in soggetti con diagnosi di Disturbo Ossessivo-Compulsivo.
In particolare, gli autori hanno confrontato un campione clinico con un gruppo di controllo. Hanno ipotizzato che i pazienti DOC presentassero livelli marcati di inibizione sessuale (vs. eccitazione). Si attendevano inoltre che, all’aumentare dei livelli di propensione e sensibilità al disgusto, sintomi da contaminazione e pensieri inaccettabili/ossessioni pure, corrispondesse un incremento della variabile inibizione sessuale ed un decremento dell’eccitazione sessuale.
Risultati dello studio
I risultati confermano che nel soggetti ossessivi fosse presente un livello maggiore di inibizione sessuale maggiore rispetto al gruppo di controllo.
Contro le aspettative, anche i livelli di eccitazione risultavano però elevati nel gruppo clinico. Questo dato ha portato gli autori ad ipotizzare che l’evitamento delle relazioni (come effetto secondario del distress generato dai sintomi) produca un incremento sia nell’inibizione che nell’eccitazione sessuale.
Altri autori hanno inoltre proposto che il paradosso della maggiore eccitazione sessuale riscontrata in alcuni disturbi mentali correlati ad inibizione/ritiro (es., la depressione) possa essere spiegato come una strategia di coping rispetto ad i sentimenti di solitudine ed isolamento.
Inoltre, nei soggetti con diagnosi di DOC, all’aumentare della Sensibilità al disgusto (ma non delle Propensione!) e dei sintomi da contaminazione corrispondeva un incremento dell’inibizione sessuale.
Al contrario, il trend dell’eccitazione sessuale non era predetto da nessuna delle variabili indagate, se non un significativo decremento al peggiorare dell’intensità generale dei sintomi. E’ abbastanza comprensibile infatti come pazienti più compromessi sul piano sintomatologico possano avere un’eccitazione sessuale ridotta rispetto a coloro che presentano sintomi più lievi.
Conclusioni
Questo interessante studio è il primo che analizza sistematicamente il rapporto tra i costrutti di eccitazione ed inibizione sessuale (piuttosto che le categorie delle varie disfunzioni sessuali) con alcune dimensioni sintomatologiche e emotive centrali nel Disturbo Ossessivo-Compulsivo. Costituisce un importante stimolo per il filone di ricerca su tematiche ancora così poco indagate nonostante l’enorme impatto delle problematiche sessuali nel funzionamento di tali pazienti.
Cenni bibliografici
- Aksaray et al., (2001). Sexuality in Women with Obsessive Compulsive Disorder. Journal of Sex and Marital Therapy, 27:273-277.
- Ghassemzadeh et al. (2017). A study on sexual function in OCD patients with and without depressive symptoms. Perspective in psychiatric care, 208-213.
- Klimowicz et al. (2017). Sex and Chronic Psychiatric Illness. In IsHak (Ed.). The textbook of clinical sexual medicine (p.507-524). Springer Internetional.
- Pozza, Angelo, Prestia, Dèttore (2019). The role of disgust propensity and sensitivity on sexual excitation and inhibition in obsessive compulsive disorder. Research in Psychotherapy: Psychopathology, Precess and Outcome, 22,447-457.
- Real, Montejo,Alonso & Menchon (2013).Sexuality and OCD: the hidden affair Neuropsychiatry, 3(1), 23-31.