Il perfezionismo patologico può essere definito una caratteristica di personalità che può includere preoccupazioni eccessive di commettere errori, dubbi sulle azioni da intraprendere e sulla qualità delle azioni intraprese, standard di performance personali eccessivamente elevati , autocritica e percezione di alte aspettative e di critica da parte degli altri, bisogno di ordine e di organizzazione, intollerabilità per gli errori.
È una caratteristica che può avere ripercussioni importanti sulla qualità di vita delle persone, diminuire significativamente il senso di autoefficacia e l’autostima personale, fino a condurre a veri e propri disturbi psicologici, tra cui ansia, depressione, problematiche di tipo alimentare, ossessivo compulsivo, oltre che di personalità e relazionali. Alcuni studi hanno trovato un’associazione tra la presenza di perfezionismo patologico e depressione post-partum.
La gravidanza e la nascita di un figlio possono configurarsi come periodi di rischio per lo sviluppo di problematiche di tipo psicologico di vario genere e la letteratura ha rilevato che alcune caratteristiche di personalità influenzano il rischio di sviluppare una depressione nel periodo del post parto. Anche alti livelli di ansia e depressione precedenti al parto sembrerebbero essere fattori di rischio per sviluppare una depressione dopo la nascita del bambino.
Lo studio longitudinale condotto da Oddo-Sommerfeld, Hain, Louwen e Schermelleh-Engel (“Longitudinal effects of dysfunctional perfectionism and avoidant personality style on postpartum mental disorders: pathways through antepartum depression and anxiety”) e pubblicato sul Journal of Affective Disorders, ha indagato l’effetto del perfezionismo e dei tratti di personalità evitante, intesi entrambi come caratteristiche di personalità, su tre importanti indicatori di salute mentale del post parto nella donna: depressione, ansia e qualità della relazione madre-bambino. Il campione su cui è stata condotta la ricerca era composto da quasi 300 donne, perlopiù primipare e con buon livello di scolarizzazione.
Il perfezionismo disfunzionale viene qui considerato soprattutto in relazione alla presenza di due aspetti: preoccupazione di commettere errori e dubbi sulle azioni; per danneggiamento del legame madre-bambino si fa riferimento invece ad un disturbo della relazione emotiva, con assenza di sentimenti materni, rifiuto, irresponsabilità e talvolta impulsi aggressivi.
Si è trovato che i livelli di depressione presenti precedentemente al parto avevano un impatto diretto sui livelli di ansia e di depressione presenti dopo il parto, configurandosi come il fattore di rischio più importante. Il danneggiamento della relazione madre-bambino era influenzato direttamente solo dai livelli di depressione post-partum, mentre le altre variabili considerate avevano un effetto solo indiretto, mediato proprio dalla stessa depressione post-partum.
Lo studio non ha trovato effetti diretti del perfezionismo disfunzionale e della personalità evitante sui livelli di ansia, depressione e danneggiamento del legame nel post parto; è stato rilevato però un effetto indiretto significativo attraverso i livelli di ansia e depressione presenti precedentemente al parto: il perfezionismo patologico e le caratteristiche di personalità evitante presenti prima del parto influenzavano i livelli di ansia e depressione precedenti al parto, che a loro volta influenzavano direttamente i livelli di ansia e depressione presenti dopo il parto.
Inoltre l’influenza esercitata dal perfezionismo patologico su depressione, ansia post parto e qualità del legame era più forte rispetto a quella esercitata dalle caratteristiche di personalità evitanti. Sembrerebbe quindi che la combinazione delle caratteristiche di personalità considerate con le difficoltà psicologiche precedenti al parto incrementino in maniera significativa il rischio di distress nel post parto.
I risultati supportano dunque l’ipotesi che il perfezionismo disfunzionale e le caratteristiche di personalità evitanti possano configurarsi come fattori di rischio per la depressione post-partum, per l’ansia post parto e per il danneggiamento del legame madre-bambino.
Come indicato dagli stessi autori, questo suggerisce l’importanza di prendere in considerazione anche la valutazione di queste variabili negli screening prenatali, al fine di poter valutare il rischio per la donna di sperimentare difficoltà psicologiche nel post parto e poter adottare strategie di prevenzione adeguate.
Inoltre, e coerentemente coi dati già noti in letteratura, questi risultati suggeriscono ancora una volta l’importanza di valutare i livelli di ansia e depressione durante la gravidanza, visto il loro effetto di mediazione sulle caratteristiche di personalità valutate.