Attualmente, nella società occidentale in cui viviamo, ognuno di noi viene costantemente esortato a migliorare le proprie prestazioni al fine di ottenere risultati sempre migliori. Il perfezionismo domina in campo lavorativo, nello studio, ma anche nelle relazioni sociali, nella cura del proprio aspetto fisico, ecc..
Fin da piccoli, la maggior parte di noi, impara che per ottenere l’approvazione degli altri, è necessario soddisfare certi standard di comportamento. Oltre a tali pressioni esterne, molte persone percepiscono anche un forte impulso interiore a raggiungere o mantenere determinati livelli di rendimento.
Ma in questi casi si può parlare di perfezionismo o solo di sano desiderio di migliorarsi che, molte volte, può rivelarsi funzionale al raggiungimento di importanti obiettivi di vita?
Definizione di perfezionismo
Sul dizionario, la definizione che si trova per questo termine è “tendenza a considerare inaccettabile qualsiasi imperfezione”.
Ma in psicologia si tende a porre l’accento sull’eccessivo livello degli standard di comportamento dei cosiddetti perfezionisti. In effetti, ciò che contraddistingue chi manifesta il perfezionismo, è proprio il fatto che i loro standard risultino irragionevoli e ben al di sopra delle loro reali possibilità.
Si parla dunque di perfezionismo patologico quando si assiste a esagerata preoccupazione di commettere errori, standard personali irragionevoli, insicurezza, bisogno di organizzazione e aspettative critiche eccessive da parte dei genitori.
Sottotipi di perfezionismo
Autodiretto
Il perfezionismo può essere autodiretto quando l’autoimposizione di standard eccessivamente severi associati all’incapacità di accettare i propri errori. In caso di eventi particolarmente negativi, questo atteggiamento può portare anche a problemi di depressione.
Eterodiretto
Il perfezionismo viene definito eterodiretto quando si assiste alla richiesta di totale adeguamento altrui ai propri standard di comportamento. In queste persone, sono frequenti vissuti di intensa rabbia, aggressività e conseguenti difficoltà relazionali.
Socialmente imposto
Si parla di perfezionismo socialmente imposto quando la persona ritiene, a torto, che gli altri possano avere aspettative esageratamente elevate nei suoi confronti. Ritiene inoltre che soddisfare tali aspettative sia l’unico modo per ottenere la loro approvazione.
Come è facilmente immaginabile, questo atteggiamento può portare ad un’estrema irritabilità, a depressione e a fobia sociale (per il timore di essere giudicati negativamente dagli altri).
Perfezionismo patologico
Il perfezionismo cosiddetto patologico, perché possa essere distinto da quello funzionale, presenta caratteristiche ben definite, che possono essere così riassunte:
- Standard di comportamento ed aspettative elevati e irrealistici;
- Investimento di un’alta quantità di energia per raggiungerli;
- Aspettative così tanto irragionevoli da compromettere spesso il rendimento individuale;
- Interpretazione dell’errore come indice di fallimento
- Autovalutazioni severe basate sul pensiero tutto o nulla
- Sfiducia nelle proprie capacità
- Sovrastima delle aspettative altrui
- Timore del giudizio
Perfezionismo e disturbi psicologici
E’ ovvio che quanto più le convinzioni della persona sono rigide e impossibili da mettere in discussione, tanto più è alta la probabilità che possano causare problemi.
Il perfezionismo patologico, in molti casi, può essere alla base di disagi psicologici, come ansia sociale o ansia generalizzata, disturbi depressivi, vissuti di rabbia e aggressività, disturbi del sonno, difficoltà relazionali, ossessioni e compulsioni, comportamenti alimentari disfunzionali.
Esso può essere considerato un tratto di personalità e in certi disturbi di personalità gioca il ruolo principale.
In particolare, nel disturbo ossessivo-compulsivo di personalità, i tratti perfezionistici connessi alla paura di commettere errori ed essere giudicati negativamente sono molto marcati. Anche i pazienti con altri disturbi di personalità, comunque, quale il disturbo narcisistico, possono presentare livelli molto alti di perfezionismo.
Disturbi d’ansia, depressivi e alimentari
Il tratto perfezionistico spesso si nasconde dietro a più disturbi psicologici (disturbi d’ansia, depressivi e alimentari).
Gli standard elevati, le aspettative irrealistiche, la paura di sbagliare/di incorrere nell’errore, la paura del giudizio, la sovrastima delle aspettative altrui e la sfiducia nelle proprie capacità/qualità creano una vulnerabilità di base che predispone a diverse forme psicopatologiche.
In particolare la paura del giudizio/ del non essere all’altezza nel disturbo d’ansia sociale, la paura di essere un fallimento nella depressione e la paura di essere grassi nell’anoressia nervosa possono essere il frutto degli standard e aspettative perfezionistiche disfunzionali.
Perfezionismo e disturbo ossessivo-compulsivo di personalità
Nel DSM 5 il perfezionismo è inserito come una caratteristica dominante del disturbo ossessivo-compulsivo di personalità.
Il disturbo ossessivo compulsivo di personalità infatti è caratterizzato da elevati standard di prestazione che creano disagio e compromissione del funzionamento sociale e lavorativo.
L’attenzione per i dettagli, il controllo ossessivo per gli errori, l’autocritica verso se stessi fanno della personalità ossessivo-compulsiva il perfezionista per eccellenza.
Un perfezionismo che si ripercuote sulla vita relazionale e lavorativa ed è accompagnato da preoccupazioni relative all’ordine, all’organizzazione, alle regole, al controllo mentale e interpersonale, ai compiti e alla produttività.
Il perfezionismo nella personalità ossessivo-compulsiva è la strategia utilizzata per proteggere l’autostima, l’insicurezza di un sé che non crede nelle proprie capacità.
Perfezionismo e disturbo narcisistico di personalità
Il perfezionismo si ritrova anche nel disturbo narcisistico di personalità (DSM 5, 2013).
Nel narcisista il perfezionismo si manifesta in una forma differente dalla precedente. Il perfezionismo infatti è utilizzato al fine di mostrarsi agli altri come grandiosi e invulnerabili (belli, perfetti, fascinosi, potenti, unici e di successo), ottenendone la loro ammirazione.
L’autostima del narcisista si alimenta del riconoscimento altrui e delle persone di cui si circondano. Persone potenti e di successo fanno di loro degli esseri socialmente rispettabili e invidiabili.
Il perfezionismo narcisistico comporta anch’esso il timore del giudizio altrui e l’eventuale critica crea ferite “narcisistiche” insopportabili.
Cura del perfezionismo patologico
Per chi riconosce di avere comportamenti caratterizzati da perfezionismo patologico, può rivelarsi molto utile rivolgersi a specialisti che possano individuare il problema e le possibili cause e possano trattarli con strumenti e tecniche psicoterapeutiche specifiche di orientamento cognitivo comportamentale.