Molte persone si fanno un’idea di cosa sia la psicoterapia da ciò che hanno sentito dire o da ciò che hanno visto in TV o nei film.
Questo può portare a farsi delle idee sbagliate su quello che succede nello studio di uno psicoterapeuta, soprattutto perché la maggior parte delle rappresentazioni di questo trattamento sono semplicemente fatte per ridere.
Vediamo di essere sicuri di conoscere la realtà invece che mantenere alcuni falsi “miti”, in modo da poter mettere meglio a fuoco quello che davvero un lavoro psicologico può offrire, perché una cosa è certa: chi intraprende una psicoterapia si occupa di tutta una serie di questioni di crescita personale perché desidera migliorare la propria qualità di vita.
Mito #1: Se vado dallo psicologo sono “debole”, o “matto”!
Realtà: Soltanto negli Stati Uniti 14,8 milioni di persone soffrono di depressione e circa 40 milioni di americani adulti soffrono di qualche forma di ansia.
Nonostante la quantità impressionante di persone che riferiscono di soffrire di un qualche tipo di disagio psicologico, la nostra società continua stigmatizzare questi disturbi e la terapia e lo stigma collegato al ricercare aiuto per problemi psicologici o comportamentali è un forte deterrente per le persone.
Ma ricordiamoci che come vediamo le cose è anche una questione di prospettiva. Le persone si rivolgono ad uno psicologo per molte e diverse ragioni.
Alcuni intraprendono una psicoterapia per il trattamento di una depressione, per problemi di ansia o abuso di sostanze; altri sono completamente sani ma sentono di aver bisogno di essere aiutati ad affrontare cambiamenti di vita importanti come la perdita del lavoro, un divorzio, la morte di una persona cara.
Altri ancora hanno bisogno di aiuto per affrontare problematiche che riguardano i propri comportamenti e la vita di tutti i giorni: la gestione delle responsabilità genitoriali, lavorative e familiari, l’affrontare una malattia, migliorare le proprie competenze relazionali o la gestione di fattori di stress che possono influenzare quasi tutti noi. E fortunatamente il cercare un aiuto adeguato è sempre più visto come un segno di intraprendenza perché chiunque può beneficiare di psicoterapia.
La realtà infatti è che fornisce strumenti utili e positivi per aumentare la propria consapevolezza su come facciamo le nostre scelte di vita, così come fornisce capacità di coping efficaci per gestire le sfide di ogni giorno.
Resta il fatto che la ricerca di una terapia è un atto di coraggio, perché porta a fare l’inventario di noi stessi, in un viaggio di auto-esplorazione che conduce ad una migliore comprensione di come e perché facciamo quello che facciamo.
Si tratta quindi di un atto importante di presa in carico del nostro benessere, quando mai come adesso i ricercatori continuano a trovare nuovi risultati scientifici che evidenziano l’importanza del prendersi cura della propria salute mentale ed emotiva per garantire una buona salute fisica (relazione mente-corpo).
Problemi emotivi possono presentarsi sintomi come fisici, così come quando siamo malati fisicamente, possiamo sviluppare problemi emotivi.
Mito #2: Parlare con i familiari o con gli amici è efficace quanto andare dallo psicoterapeuta.
Realtà: Il sostegno di familiari e amici è di fondamentale importanza quando si sta attraversando un periodo difficile. Ma quello che è in grado di offrire uno psicoterapeuta è molto di più.
Gli psicoterapeuti hanno anni di istruzione specializzata, formazione ed esperienza che li rendono professionisti esperti nella comprensione e nel trattamento di problemi complessi. E la ricerca dimostra che la psicoterapia è efficace e utile.
Le tecniche e le competenze che uno psicoterapeuta utilizza durante la psicoterapia si sono sviluppate e affinate nel corso di decenni di ricerca sulla clinica, oggi affiancata anche da una importante mole di ricerca delle neuroscienze sul complesso funzionamento del cervello e del sistema nervoso. E’ quindi molto più di “solo parlare e ascoltare.”
Gli psicoterapeuti sono in grado di riconoscere modelli di pensiero e comportamento in modo oggettivo, che le persone più vicine a voi possono aver smesso di notare o di cui possono non essersi mai accorte.
Inoltre lo psicoterapeuta può apparentemente offrire commenti o osservazioni simili a quelle che fanno le persone a voi vicine nella vita quotidiana, ma il loro aiuto può essere efficace per la tempistica con cui vengono fatte tali osservazioni, per la possibilità di mettere a fuoco il problema e le dinamiche connesse e per il vissuto di fiducia nella posizione neutrale del professionista.
Un’altra importante considerazione da fare è che con il proprio psicoterapeuta è molto più facile parlare in libertà e in modo onesto. Prima di tutto perché la relazione professionale si fonda sulla riservatezza, per cui non si ha alcuna preoccupazione che qualcuno venga a sapere quello di cui abbiamo parlato. Ma anche perché non essendo una persona cara non abbiamo nemmeno la preoccupazione oltre che del giudizio, della possibilità di essere di peso e far soffrire qualcuno a cui vogliamo bene. Non è raro che le persone spesso raccontino ai loro psicoterapeuti cose che non si sono mai sentiti di rivelare a nessuno.
Mito #3: Puoi migliorare da solo se ci provi davvero e mantieni un atteggiamento positivo.
Realtà: Prendersi cura della propria salute mentale non è solo una questione di ragionare con noi stessi e con il potere della mente.
Molte persone hanno cercato di risolvere i loro problemi da soli per settimane, mesi o addirittura anni prima di iniziare la psicoterapia, ma hanno scoperto che che non è sufficiente.
Decidere di iniziare la psicoterapia non significa che hai fallito, proprio come non significa che hai fallito se non sei in grado di riparare da solo la tua auto! Lo psicoterapeuta aiuta a comprendere e ad accedere a risorse e punti di forza che non saremmo in grado di scoprire e imparare ad utilizzare da soli.
Inoltre ci può essere una componente biologica per alcuni disturbi, come la depressione o gli attacchi di panico, che rendono incredibilmente difficile guarire da soli.
In realtà, avere il coraggio di riconoscere che si ha bisogno di aiuto è un segno di forza e non di debolezza ed è il primo passo verso il sentirsi meglio.
Mito #4: Gli psicologi semplicemente ti ascoltano e ti fanno sfogare, quindi perché pagare qualcuno solo perché ascolti i tuoi lamenti?
Realtà: All’inizio del percorso di terapia lo psicoterapeuta chiede di descrivere il problema che vi ha portato nel suo studio, ma l’ascolto è solo il punto di partenza.
Potrà anche raccogliere informazioni rilevanti sulla vita passata, così come la storia dei problemi e di altre importanti aree della tua vita, ed i modi in cui hai cercato di affrontare i problemi nel corso della vita. Ma quello che ascoltano trova un senso in accordo alla scienza che hanno studiato.
E la psicoterapia è tipicamente un processo interattivo e collaborativo, basato sul dialogo e l’impegno attivo del paziente nel lavoro insieme.
Il tuo psicoterapeuta ti guida sulla strada che porta al cambiamento, può dare i compiti a casa in modo che tu possa fare “esperimenti” o praticare e consolidare nuove abilità tra una seduta e l’altra o può indicare letture utili ad imparare di più su un particolare argomento.
Paziente e psicoterapeuta identificano insieme i problemi, le loro origini, impostano obiettivi, camminano fianco a fianco lungo il percorso terapeutico e monitorano i progressi.
Mito #5: Lo psicoterapeuta attribuirà tutti i tuoi problemi ai tuoi genitori o alle tue esperienze infantili.
Realtà: Esplorare le proprie esperienze infantili e gli eventi significativi che hanno inciso sulla propria vita e su come ci siamo evoluti come persone è sicuramente una componente importante della psicoterapia.
Informazioni che riguardano il proprio contesto familiare e gli eventi significativi di vita aiuta a capire il nostro modo di percepire e sentire, le proprie strategie attuali di fronteggiamento degli eventi e aiuta a vedere i modelli di pensiero e comportamento che si sono sviluppati nel corso degli anni.
Portare la persona a guardarsi indietro è finalizzato a capire meglio il presente e questa comprensione e consapevolezza può essere punto di partenza per fare cambiamenti positivi per il futuro.
Tuttavia, in alcuni casi, lo psicoterapeuta può valutare che sia invece il caso di concentrarsi subito principalmente sul problema attuale o sulla crisi che ha portato in terapia, senza dedicare troppo tempo ad approfondire il passato. Si impara come integrare le tecniche e come utilizzare gli strumenti per cambiare pensieri o comportamenti che contribuiscono al problema attuale.
Gli psicoterapeuti che fanno uso di uno stile eclettico della psicoterapia sanno guidare gli incontri includendo “scoperte” e riflessioni sul passato con collegamenti e riflessioni su pensieri, emozioni o comportamenti problematici nel presente.
Mito #6: Lo psicoterapeuta mi darà consigli.
Realtà: In nessun altro campo della salute come in psicoterapia è importante che il paziente sia un partecipante attivo e se questo non succede la terapia sarà infruttuosa. La psicoterapia è una collaborazione tra il paziente e il terapeuta.
Il terapeuta raramente, se non mai, offre consigli al paziente. Non è questo il ruolo della terapia o del terapeuta. Quello che lo psicoterapaueta può fare con successo è fare da specchio per il paziente, in modo che possa più chiaramente ri-scoprire e ri-creare se stesso.
Astenendosi dal dare consigli, il terapeuta permette alla persona di ottenere un maggior senso di empowerment e di responsabilità.
Una buona esperienza terapeutica non dovrebbe favorire una dipendenza, ma lavorare per la capacità del paziente di assumere la piena responsabilità per la propria vita.
Mito #7: Rimarrò in psicoterapia per sempre!
Realtà: Ognuno si muove ad un ritmo diverso durante la psicoterapia, si tratta di un processo molto personale e individualizzato.
Alcuni studi evidenziano come molti pazienti che intraprendono percorsi terapeutici evidence based riferiscono un miglioramento già dopo una decina di sedute e molti altri a partire dai sei mesi di terapia. La durata della terapia dipende molto dagli obiettivi del paziente, dalla sua motivazione, dalla gravità del problema.
Sicuramente è parte fondamentale del percorso affrontare insieme nelle sedute iniziali lo sviluppo di un piano di trattamento e la condivisione degli obiettivi. Ed è altrettanto importante aver presente che l’obiettivo dello psicoterapeuta non è quello di mantenere un paziente per sempre, ma di aiutare le persone ad acquisire competenze per funzionare al meglio da sole!