È da tempo ben nota e riconosciuta l’associazione tra esercizio fisico e benessere generale, con la logica conseguenza che uno stile di vita attivo è consigliato da tutti i medici in considerazione delle ricadute positive sul mantenimento della salute fisica e psicologica.
In particolare, sono sempre più numerosi gli studi che dimostrano gli effetti benefici determinati dall’attività fisica sul tono dell’umore in funzione antidepressiva.
La depressione è il disturbo psichiatrico più comune, interessa oltre 100 milioni di persone in tutto il mondo, tanto da essere considerata attualmente la quarta causa di malattia, e peraltro destinata, secondo le attuali stime e proiezioni, a diventare la prima patologia, per frequenza, entro il 2020.
I farmaci antidepressivi e i trattamenti psicoterapeutici sono rimedi efficaci per la cura della depressione, ma possono essere utilmente affiancati da interventi volti a promuovere un regolare esercizio fisico, visto anch’esso come apprezzabile supporto antidepressivo.
A queste conclusioni giunge anche un recente studio di revisione di dati pubblicato su Cochrane Library, un organismo internazionale di ricerca che raccoglie, valuta e diffonde le informazioni relative alla efficacia ed alla sicurezza degli interventi sanitari.
In questa ricerca sono stati sottoposti a revisione critica ben 39 studi aventi per oggetto la relazione intercorrente tra esercizio fisico e benefici sul tono dell’umore, per un totale di oltre 2300 partecipanti colpiti da depressione, il cui livello di gravità è stato valutato con appositi questionari.
I dati raccolti confermano che l’esercizio fisico ha un effetto antidepressivo, anche se dai lavori esaminati non sono emerse indicazioni su quale tipo di esercizi sia da considerare più efficace o su quanto sia possibile mantenerne i benefici nel tempo anche dopo la sospensione dell’attività fisica.
Rimangono anche da individuare con maggiore chiarezza i meccanismi biochimici che sottendono a tali processi, nonostante che i ricercatori abbiano a questo proposito formulato varie ipotesi.
È stato proposto che i cambiamenti fisiologici osservati a seguito di un regolare esercizio fisico, come l’incremento dei livelli di endorfine (sostanze capaci di determinare una sensazione di benessere) e la riduzione dei livelli di cortisolo (ormone dello stress), potrebbero esercitare un’influenza benefica sull’umore; è anche oggetto di studio il ruolo delle neurotrofine (proteine coinvolte nella sopravvivenza, nella plasticità e nella ricostituzione delle cellule cerebrali e che mantengono vitali ed attivi i neuroni), anch’esse aumentate grazie ad una attività fisica continuativa.
Rimane poi ancora irrisolta la questione del ruolo che un esercizio fisico costantemente condotto possa svolgere nell’ambito della prevenzione di alcuni disturbi mentali.
In ogni caso, da queste ricerche rimane confermato, ancora una volta, che l’attività fisica, funzionando da “ponte” tra il corpo e la psiche si dimostra terapia “di prima linea” in tutti i pazienti con diagnosi di depressione, a ciascuno dei quali deve essere comunque consigliato un impegno fisico che risulti adeguato, sia come intensità che come frequenza e tipologia, alle specifiche caratteristiche e inclinazioni personali, affinché l’adesione a quanto proposto dal terapeuta sia quanto più completa e soddisfacente possibile.